Auto elettriche triplicate, la Loggia amplia la rete di ricarica

Entro giugno individuate le nuove postazioni. Un bando per raccogliere le proposte di più operatori
Oggi in città sono presenti 32 colonnine di ricarica A2A su suolo pubblico, ciascuna  può ricaricare due veicoli in contemporanea - Foto © www.giornaledibrescia.it
Oggi in città sono presenti 32 colonnine di ricarica A2A su suolo pubblico, ciascuna può ricaricare due veicoli in contemporanea - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L’auto elettrica resta ancora una nicchia. Ma sta crescendo. I numeri sono in forte aumento. In città, nel 2021, i veicoli a zero emissioni sono triplicati rispetto all’anno prima e le ricariche nelle colonnine sono più che raddoppiate. Dati che spingono il Comune di Brescia ad ampliare la rete di ricarica attraverso una «manifestazone d’interesse» per raccogliere le proposte di diversi operatori. La mappa delle nuove colonnine sarà pronta entro giugno.

Intanto anche gli operatori si stanno muovendo: a metà mese verrà infatti ufficializzato l’accordo tra A2A ed Enel X per l’interscambio delle colonnine dei rispettivi clienti. Una «interoperabilità» che pian piano coinvolgerà tutti i gestori di stazioni di ricarica.

I numeri

Il numero dei veicoli elettrici circolanti in città è in «costante crescita», spiegano dalla Loggia. Nel 2021 i permessi Ztl rilasciati a questi veicoli è triplicato rispetto al 2020, superando quota 780. In base ai dati forniti da A2A E-Mobility lo scorso anno vi è poi stato un raddoppio del fabbisogno di ricarica sul territorio comunale sia in termini del numero di ricariche (da 15mila a oltre 32mila) sia di energia erogata, passata da 300mila a 600mila kilowattora. Tutte le previsioni dicono di un progressivo e costante aumento dei veicoli elettrici, visti anche gli obiettivi dell’Europa di azzerare le emissioni di gas serra con la messa fuori produzione delle auto diesel e benzina nel 2035. Anche il Piano nazionale per l’energia e il clima spinge sulla mobilità elettrica. Uno scenario che ha spinto la Loggia a «stabilire una disciplina organica per la realizzazione e la gestione delle infrastrutture di ricarica» definendo criteri e standards «al fine di salvaguardare la qualità del servizio offerto agli utenti finali», favorendo al tempo stesso la presenza contemporanea di diversi operatori. Come avviene per i distributori.

La rete

Oggi in città sono presenti una quarantina di stazioni di ricarica. La fetta maggiore è rappresentata dalla colonnine di A2A: 32, comprese quelle realizzate nei parcheggi in struttura, ciascuna in grado di ricaricare due veicoli, con energia al 100% green. Questa configurazione è figlia di un accordo Loggia-A2A del 2010, prorogato e integrato nel corso degli anni. Ora quella fase di «sperimentazione» è di fatto conclusa. Lo scorso 29 dicembre la giunta comunale ha stabilito gli «indirizzi» per la localizzazione, la realizzazione e la gestione delle nuove infrastrutture.

Per prima cosa sarà mappata l’attuale rete. Poi sarà definito il «fabbisogno» futuro di colonnine per ciascuna zona. Di certo il numero è destinato a crescere. Ma andrà valutata anche l’evoluzione del mercato, la presenza di colonnine in aree private (ad esempio in supermercati e centri commerciali), nei distributori di benzina o nelle abitazioni e nei condomini (strada spinta anche dal Superbonus). Insomma, servirà un po’ di flessibilità. Una volta definito numero e tipologia di stazioni (ricarica lenta o veloce), l’assegnazione delle nuove postazioni avverrà con una manifestazione di interesse, puntando a garantire la contemporanea presenza di più operatori. L’obiettivo è che la procedura si chiuda entro il 30 giugno 2022, con la possibilità di assegnare successivamente eventuali postazioni rimaste vacanti.

Gli indirizzi

La delibera della Loggia precisa che le postazioni saranno assegnate per 10 anni. Le installazioni dovranno rispettare «i migliori standard possibili in tema di sicurezza, efficienza e interoperatività». Punto, quest’ultimo, sulla quale il Comune insiste con particolare attenzione: come avviene con i benzinai, chi possiede un’auto elettrica dovrà poter effettuare la ricarica in qualunque colonnina, al di là di abbonamenti o contratti con una particolare società. «Gli operatori dovranno assicurare l’interoperabilità - si legge nella delibera - fra sistemi di ricarica e tra circuiti diversi, consentendo l’uso di ogni singola installazione da parte di tutti gli utenti, nel rispetto dell’accessibilità universale». I dati dovranno poi essere messi a disposizione del Comune così che Loggia e Brescia Mobilità possano elaborare un portale o un’App che in tempo reale informi i cittadini sulle colonnine disponibili in quel momento e le relative tariffe.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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