Auto di servizio per scopi personali: chiesta condanna per agente

L'agente andava di notte in zona industriale: chiesti tre anni e sei mesi, più 2mila euro di multa
Polizia locale (simbolica)
Polizia locale (simbolica)
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Usava l’auto di servizio per motivi personali. Timbrava il cartellino, ma in ufficio non ci stava. Con la vettura di servizio, di notte e sempre rigorosamente da solo, andava nella zona industriale in città.

Per questo l’agente della Polizia locale di Brescia Alessandro Mattanza, in forza alla Polizia giudiziaria, è andato a processo e il pm Valeria Bolici ha chiesto la condanna: tre anni e sei mesi più duemila euro di multa per peculato e truffa.

Ad inchiodarlo sarebbero le prove raccolte dai suoi stessi colleghi, che lo hanno seguito e pedinato in 14 occasioni nel corso del 2011. Finiva sempre nella stessa zona della città, ma poi al ritorno mai depositava relazioni sul suo operato. Perché per l’accusa, tra i capannoni del quartiere Noce, andava per interessi personali.

Sulla vettura di servizio che solitamente usava gli stessi colleghi agenti, su disposizione della Procura, avevano montato un Gps che ha fedelmente ricostruito una serie di spostamenti, finiti all’attenzione della magistratura. Il processo davanti alla Corte d’assise è stato aggiornato a martedì prossimo per replica e sentenza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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