Aumenta l'aspettativa di vita, ma la qualità è da migliorare

Secondo l'Ats di Brescia dal 2000 al 2017 l'aspettativa è passata da 79 a 84 anni per le donne e da 71 a 77 anni per gli uomini
SCARCELLA: "SFIDA STIMOLANTE"
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Il consueto bilancio di fine anno dell'Azienda di tutela della salute di Brescia per Carmelo Scarcella è diventato un resoconto di fine mandato e il saluto a colleghi e amici che per 16 anni lo hanno avuto come direttore generale dell'Ats di Brescia, prima Asl. 

Dal primo gennaio Scarcella assumerà la carica di dg dell'Asst del Garda, una nuova sfida, definita stimolante, di una grande realtà per la quale ha già in mente alcuni progetti da portare avanti, soprattutto in relazione alla gestione dei pazienti cronici.

Nel ruolo di dg dell'Ats Scarcella dice di lasciare un'agenzia in buona salute e con livelli di efficienza operativa notevoli. 

Il bilancio chiuso quest'anno vede ricavi pari a quasi 1 miliardo e 700 milioni di euro, in crescita rispetto agli anni passati, con una quota di circa 650milioni di euro dedicata ai ricoveri. Negli anni l'Ats il lavoro di diagnosi, cura e prevenzione promossi dall'Ats hanno garantito un costante aumento dell'aspettativa di vita dei bresciani, cresciuta dal 2000 al 2017 da 79 a 84 anni per le donne e da 71 a 77 anni per gli uomini. 

Seppur aumentata l'aspettativa di vita, c'è ancora molto da fare sul miglioramento della qualità della vita, visto il numero di malati cronici che esistono nel bresciano che è pari a 350 mila persone, molti anziani.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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