Aule gelate all'istituto Mantegna. Di nuovo

Non solo Carpenedolo: anche al Mantegna di Brescia il riscaldamento non funziona
Aule gelate al Mantegna
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«Abbiamo trovato la scuola gelida, ci siamo armati di termometro e abbiamo misurato. Dieci, undici gradi nella gran parte della classi del secondo piano. In alcune addirittura otto. Abbiamo tenuto giacche e giubbini e ci siamo rifiutati di fare lezione».

Sono le parole di Stefano a riassumere la mattinata di, purtroppo ordinaria, emergenza all’Ipsar Mantegna di via Roma in città. Una comunità scolastica che ha le dimensioni di un paese: nel quadrilatero di Chiesanuova infatti ogni giorno vivono, tra le 60 classi operative, circa 1.200 studenti oltre agli insegnanti e al personale tecnico. 

Da tempo però l’impianto di riscaldamento non funziona a dovere e sono state diverse le mattinate in cui i ragazzi si sono ritrovati con classi gelide e lezioni sospese in attesa di un intervento dei tecnici. Una situazione scandalosa che si ripete ciclicamente, nonostante la struttura sia stata completata da pochi anni e dovrebbe rappresentare un esempio di edilizia scolastica moderna. Finora, però, ha fatto parlare di sé, oltre che per il riscaldamento altalenante, anche per il caso della palestra costruita in tempi biblici, con gli studenti costretti a trasferirsi in altre strutture affittate dalal Provincia. 

Sul freddo nelle aule è intervenuto il dirigente scolastico Giovanni Rosa: «Condividiamo il disagio dei nostri studenti e per primi ci adoperiamo perchè si possa risolvere. Ogni volta che rileviamo un malfunzionamento allertiamo Provincia e A2A. I tecnici intervengono e i caloriferi per qualche ora funzionano ma spesso, una volta che raggiungono la temperatura, si spengono e non ripartono più». 

In questi giorni, a causa di un guasto, anche gli studenti dell'istituto comprensivo di Carpenedolo hanno dovuto rinunciare alle lezioni, riprese solo oggi.

 

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