Auguri Campagnola: 70 anni con la stessa guida familiare

Il compleanno sarà il 9 maggio. Aperto da Santina Gheda, oggi è guidato dai tre figli
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Buon 70° compleanno, Campagnola. Aperta il 9 maggio del 1948 a Brescia da Santina Gheda, oggi la trattoria è gestita dai tre figli Giorgio, Alessandro e Giovanna Lavezzo, rispettivamente di 63, 65 e 56 anni.

I tre erano più o meno teen-ager quando mamma Santina trasformò un «licinsì» con tanto di campi da bocce in un ristorante vero e proprio. Per farlo, raccontano i tre, la donna fu costretta ad indebitarsi, ma la storia le avrebbe dato ragione. La sua idea si sarebbe trasformata in una delle più longeve e apprezzate realtà della ristorazione tradizionale della nostra terra.

Da quindici anni la Campagnola è anche segnalata sulla Guida Michelin come trattoria da non perdere. Nel corso dei decenni il ristorante è diventato un punto di ritrovo anche per alcune celebrità. Fu, ad esempio, uno dei luoghi favoriti da Arturo Benedetti Michelangeli. Ma tra i tavoli della trattoria di via Val Daone si videro anche Enrico Maria Salerno e Giovanna Ralli.

In quanto attività storica, la Campagnola ha ricevuto un premio dal Comune di Brescia. Per il 9 maggio, però, non sono in programma festeggiamenti particolari, come se si volesse sottolineare il «culto della quotidianità» che caratterizza il ristorante. Che procede la propria storia a gonfie vele, riempiendo tutt’oggi i propri tavoli anche con clienti da fuori provincia. Il menù è tipicamente bresciano. La carne preparata «alla nostra maniera» regna sovrana. Ma non mancano rivisitazioni e contaminazioni. Una delle specialità, ad esempio, è il gulash. Pure gli interni caldi del cascinale ristrutturato, che sorge dove un tempo era aperta campagna, «parlano» con la schietta inflessione della nostra città.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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