Attiva la prima banca del seme «bresciana»

Il campione di sperma donato viene portato a temperature progressivamente più basse fino all’immersione in azoto liquido a -196°C
A BRESCIA LA BANCA DEL SEME
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Preservare la fertilità della persona, in tutti i casi in cui vi è il rischio di perderla. Come? Con la crioconservazione del seme o del tessuto testicolare che permette di conservare i gameti maschili per un tempo indefinito. Da pochi giorni è possibile farlo anche nella nostra città, dove all’Istituto clinico Città di Brescia, struttura del Gruppo ospedaliero san Donato, è stata attivata la prima banca del seme «bresciana».

I casi in cui si potrebbe rendere necessaria la crioconservazione del seme, nell’ipotesi di una paternità futura, sono legati a patologie tumorali, chemioterapia e radioterapia, patologie autoimmuni e urologiche, ma anche persone esposte a sostanze tossiche che potrebbero causare mutazioni genetiche che potrebbe dammeggiare definitivamente la spermatogenesi. Anche se, ovviamente, qualsiasi persona può decidere di crioconservare il proprio campione seminale.

Il servizio - a pagamento - è stato presentato ieri nella sede dell’Istituto dal vicepresidente del Gruppo, Paolo Rotelli, dall’amministratore delegato delle tre realtà bresciane, Marco Centenari, da Carlo Gastaldi, primario di Ostetricia e Ginecologia e da Danilo Zani, primario di Urologia.

Il servizio per la tutela della fertilità maschile si aggiunge alla banca per la crioconservazione degli ovuli e degli embrioni ottenuti nell’ambito del programma di procreazione medicalmente assistita, presente in Istituto dal 1999 con all’attivo oltre seimila interventi di 2° e 3° livello che hanno consentito la nascita di oltre 1.600 bambini.

La tecnica di crioconservazione degli spermatozoi consiste nella consegna del campione di sperma, che viene portato a temperature progressivamente più basse fino all’immersione in azoto liquido a -196°C. I gameti conservati non possono essere donati e, alla morte del «proprietario», vengono eliminati. E lo sono anche se, ogni anno, non si rinnova il mantenimento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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