Attacco alla Ronaldo e gioco di squadra: lo chiede il Questore
«lo Stato deve fare squadra in questo settore delicato e nessuno deve sentirsi avulso da responsabilità, adottando tecniche di inabissamento sempre poco dignitose». Lo ha detto il questore di Brescia, Vincenzo Ciarambino, in occasione delle celebrazioni per il 165esimo anniversario della fondazione della Polizia che si sono svolte a Campo Marte in città.
Dopo la lettura dei messaggi del ministro dell'Interno e del presidente della Repubblica ha preso la parola Ciarambino che ha lanciato un messaggio forte ai colleghi delle istituzioni a tutti i livelli.
«Se le attese dei tempi connessi alla repressione dei fenomeni sono oltremodo dilatate e non sempre per cause nostre, direi anzi spesso per cause non nostre, dobbiamo imprimere svolte ancor più convincenti sul piano preventivo, che non significa mettere più uomini sul territorio, perché quelli sono e quelli dobbiamo farci bastare, organizzandoli più proficuamente e senza piangerci troppo addosso»
Nell'intervento del Questore il richiamo, forte, alla sinergia e al gioco di squadra. «Insomma, dalle più recenti normative, ci viene richiesto di esercitare un forte gioco di squadra, con quel piglio manageriale che s’impone per chi è al vertice di ogni Istituzione in tempi in cui bisogna decidere subito e giocare possibilmente d’attacco. E’ un sistema questo che ci richiede reattività a tutti i livelli, richiede temperamento e riflessi alla “ Ronaldo”, perché è vero, la criminalità si combatte anche riflettendo, ma non troppo, fino a scadere negli eccessivi indugi, che provocano danni consistenti e vanificano sforzi profusi».
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