Asl-volontari: 38.800 bolle controllate, gps sulle ambulanze

Trentadue gli indagati; l'inchiesta è nata da un esposto di un cittadino, vittima del sistema emerso dalle indagini
TRUFFA RIMBORSI, CARTE E GPS
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Ammontano a quasi 1,5 milioni di euro i rimborsi «gonfiati» dalle 24 associazione di volontariato finite al centro dell’inchiesta della Procura di Brescia che ha fatto luce su una maxi truffa sul trasporto in ambulanza dei dializzati.

Sono 32 gli indagati, i rappresentanti legali delle associazioni, che devono rispondere di truffa aggravata e falsità ideologica, oltre al direttore generale e al direttore sanitario dell’Asl di Brescia.

Questi ultimi devono rispondere di abuso d’ufficio perché «I vertici dell’Asl hanno applicato normative diverse rispetto a quelle stabilite da Regione Lombardia», come ha spiegato il comandante della Guardia di Finanza di Brescia Giuseppe Arbore.

L’inchiesta è nata da un esposto presentato in Procura da un cittadino, vittima del sistema emerso dalle indagini. Sarebbero oltre due milioni i chilometri mai percorsi per i quali le associazioni coinvolte avevano richiesto e ottenuto rimborsi. La Guardia di Finanza ha controllato 38.800 bolle di servizio relative al periodo che va dal 1° gennaio 2011 al 30 giugno 2013 e installato sistemi di gps sulle ambulanze per verificare i percorsi effettuati.

La truffa è ai danni dell’Asl di Brescia e del servizio sanitario regionale; per la Procura è stata posta in essere a vantaggio degli enti coinvolti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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