Ascensore in Castello, Rolfi: «La Loggia trovi i fondi»

L’esponente leghista contro l’Amministrazione bresciana: «Si scaricano le incertezze sempre sulla Regione»
Fabio Rolfi, già candidato sindaco per il centrodestra - Foto Christian Penocchio © www.giornaledibrescia.it
Fabio Rolfi, già candidato sindaco per il centrodestra - Foto Christian Penocchio © www.giornaledibrescia.it
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In città la «battaglia» politico-amministrativa continua a giocarsi su più fronti.

E uno dei più accesi resta quello che riguarda la mobilità, perché innesca per forza di cose delicati ragionamenti economici legati al bilancio e porta (quasi) sempre a un confronto molto vivace con la Regione.

I rapporti

L’ascensore per il Castello è un sogno che si realizza, o meglio, che si realizzerà nell’estate del 2026 a patto di trovare i 3,9 milioni di euro mancanti per dare vita al progetto (spesa totale 7,9 milioni), i cui costi sono aumentati per via «di una stima iniziale troppo ottimistica, del rincaro dei materiali e delle richiesta della Soprintendenza», ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Mobilità Federico Manzoni, che ha poi confermato di voler recuperare risorse dal Piano Marshall della Lombardia, dal quale Brescia attende ancora 2 milioni di euro di finanziamenti.

L'arrivo dell'ascensore, da Fossa Bagni all'angolo nord-ovest del piazzale
L'arrivo dell'ascensore, da Fossa Bagni all'angolo nord-ovest del piazzale

Una dichiarazione non particolarmente apprezzata dal leader del centrodestra e presidente della commissione Bilancio Fabio Rolfi, che ha accusato Manzoni di riversare ancora una volta le incertezze dell’Amministrazione sul Pirellone.

«Il percorso è oggi inceppato per la mancanza di risorse necessarie a completare l’investimento, sul quale il Comune non ha stanziato un euro - ha precisato in una nota -. Solo grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Lombardia c’è la possibilità dopo decenni di dibattito di dare concretezza all’opera e al lavoro svolto dagli Amici del Cidneo». Un tema, quello dei rapporti tra Regione e Comune, che si infuoca ciclicamente portando a discussioni sulle responsabilità e i doveri delle due istituzioni.

La soluzione

In questo caso Rolfi invita il vicesindaco a «schiarirsi le idee» e sottolinea: «Stupisce che Manzoni chieda più soldi con il Piano Lombardia visto che è esponente dello stesso partito, il Pd, che continua a criticare quell’intervento della Regione definendolo “legge mancia”».

Per l’ex assessore regionale la soluzione c’è e appare abbastanza chiara: serve un impegno economico della Loggia per portare a termine una struttura che entrerà a far parte del patrimonio comunale. «Se un’opera risulta strategica per la città è giusto che anche il Comune partecipi - precisa -. Se invece l’idea è quella di far fallire il progetto (peraltro ennesimo intervento in ritardo dopo tram e teatro Borsoni) allora il sindaco e il vicesindaco lo dichiarino pubblicamente».

Il candidato sindaco alle ultime amministrative è tornato anche sulle divisioni interne alla maggioranza, questione che era già stata sollevata dall’opposizione dopo le dichiarazioni della consigliera Valentina Gastaldi di Brescia Attiva sulla chiusura del parcheggio di piazza Vittoria. «La realtà è che sull’ascensore in Castello il centrosinistra è totalmente spaccato, con la sinistra (quella oltre il Pd, ndr) e gli “ecologisti” contrari, e senza una posizione precisa continua a fare melina», ha sottolineato Rolfi.

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