Ascensore del Castello, si chiede il referendum
Un referendum, per far scegliere ai bresciani come salire in Castello. È la proposta lanciata dai Verdi-Europa Verde Brescia, che provano così a riaprire il dibattito sull’«ascensore» di Fossa Bagni insistendo sulla valutazione di alternative logistiche alla struttura mobile.
«Innanzitutto non si tratta di un ascensore, ma di una teleferica terrestre su rotaie» spiega il portavoce Salvatore Fierro, che poi contesta la modifica «dell’ingresso, del materiale e della capienza per 40 persone con una sola cabina, oltre all’unico binario sia per la salita che per la discesa».Ma per i Verdi i problemi dell’ascensore (o teleferica terrestre) del Castello sono più ambientali ed economici che logistici: «La vera criticità del progetto riguarda l’invasività delle opere programmate: parte del tracciato si trova infatti sottoterra, mentre una seconda parte è fuori terra. Secondo analisi effettuare da alcuni nostri esperti risulta che la parte interrata è troppo poco profonda. Inoltre le opere dovranno essere compiute con la movimentazione della terra e con notevoli rischi di crolli e danneggiamenti delle mura antiche».
E non mancano le riflessioni sull’utilità dell’infrastruttura: «Questa teleferica terrestre non verrà certo utilizzata da chi abita in centro storico, perché si impiegherebbe meno tempo recandosi a piedi, in bicicletta o con mezzi alternativi». La controproposta di Europa Verde Brescia è quindi di sviluppare navette elettriche e autobus integrati per portare le persone in Castello «per accelerare la svolta green, non solo a parole».
Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il comitato referendario e il supporto organizzativo per avviare la raccolta di firme necessarie «per dire no a uno scempio ambientale ed economico».
EMBED [Cosa pensi del progetto dell'ascensore Fossa Bagni-Castello?]
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