Arriva il «Drogometro», test per gli stupefacenti

Alcol e droghe. Due fattori che alla guida, nelle «infinite» nottate dei weekend «da sballo», aumentano i rischi sulla strada. Due piaghe che ogni anno incidono tragicamente sui bilanci neri degli incidenti. E che, ogni fine settimana, ingrassano il conteggio finale di pesanti sanzioni e patenti ritirate.
Anche se, conferma la dirigente della Polizia stradale Barbara Barra, «tra i giovani sta finalmente cominciando a prendere piede, dopo tanta insistenza anche da parte nostra con la campagna "Guido con prudenza", la regola del guidatore designato, specialmente fuori dalle discoteche». Insomma, tra i giovani, o almeno tra i più coscienziosi, inizia a diffondersi il sano precetto del «chi beve non guida». Segnale positivo, indice di una maggiore responsabilità al volante. Anche se al posto di blocco sono ancora in molti a superare i limiti fissati dalla legge.
Eccessi rilevati grazie a controlli operati attraverso strumenti specifici quali alcol test, etilometri e drug test. Metodi precursori che restituisco primi dati e rilevano la presenza nell'organismo di determinate sostanze. Mentre per l'alcol, oltre la rilevazione di grammi/litro della concentrazione alcolemica con l'etilometro, è possibile effettuare dei test immediati, direttamente all'appostamento senza necessariamente portare il soggetto in ospedale, per le sostanze stupefacenti ad oggi è applicabile solo il test precursore. Novità in questo senso ce ne sono grazie alle tecnologie, ma ancora in via di studio e omologazione.
A facilitare il lavoro delle forze dell'ordine sarà un nuovo strumento, il Drogometro: «Un'apparecchiatura che presto ci consentirà di rilevare la tipologia e le quantità di sostanze stupefacenti assunte dall'automobilista prima di mettersi alla guida», ha specificato la dottoressa Barra. Accertamento che, in relazione alla gravità dei casi, eviterà agli agenti l'obbligo di accompagnare il fermato in una struttura ospedaliera per analisi più approfondite.
a. carb.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato