Arrestati i vandali della scuola di Cellatica, il sindaco: «Giusto così»

Quando i carabinieri sono arrivati a casa loro all'alba i ragazzini non c'erano: non erano ancora rientrati dalla notte trascorsa in giro. I militari li hanno attesi con un'ordinanza di custodia cautelare con il gip che contesta a vario titolo le accuse di incendio doloso, interruzione di pubblico servizio e lesioni. Sono in quattro gli arrestati, hanno tra i 14 e i 16 anni e sono ritenuti i responsabili della devastazione della scuola elementare di Cellatica.

Due sono finiti in comunità e due ai domiciliari a casa. La maggior parte arriva da buona famiglia e proprio i genitori sono stati i più sorpresi davanti alle contestazioni dei carabinieri. Le ordinanze di custodia cautelare erano pronte dal 7 ottobre, ma i militari hanno aspettato ad eseguirle per mancanza di posti in comunità del nord Italia.

Le reazioni

«Si chiude un cerchio, giusto così. Sono ben contento che siano stati presi i colpevoli. In passato ne sono state fatte tante di sciocchezze ma non si è mai colpito un centro vitale come stavolta. La comunità e soprattutto i bambini sono stati colpiti in un luogo che dovrebbe essere per loro una seconda casa. È un gesto imperdonabile», così il sindaco di Cellatica, Marco Marini, accoglie la notizia dell’arresto. «La volontà è restituire la scuola ai bambini dopo Natale - conclude il primo cittadino -. È stato bello vedere che la comunità si è stretta attorno ai ragazzi. Tutti hanno dato un contributo».

«Non possiamo dire di essere felici - sottolinea la preside Livia Pedretti -, perché vedere che i responsabili sono ragazzi così giovani, appena usciti dalle medie, ci deve portare a fare delle riflessioni». «I responsabili devono pagare. Le famiglie di questi ragazzini devono farsi carico di quanto commesso dai figli» racconta all'Ansa una mamma che si è confrontata con altri genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare presa di mira dai baby vandali.

Cos’era successo

I ragazzini avevano fatto irruzione nel pomeriggio di domenica 18 settembre, quando l'istituto di Cellatica era chiuso. Avevano dato fuoco a banchi e armadietti, imbrattato i muri e distrutto le lavagne interattive. Provocando danni per circa 350mila euro. Ai quattro minori le forze dell'ordine sono arrivate già poche ore dopo la devastazione, grazie ad alcune immagini delle telecamere di sicurezza. L'istituto scolastico al momento è ancora inagibile. L'unica area rimasta intatta è quella del laboratorio di informatica nel quale i vandali non sono riusciti ad entrare perché protetto da una porta blindata. Le classi prime, seconde e terze sono state trasferite nelle scuola media del paese, mentre le quarte e le quinte nei locali dell'oratorio. Le famiglie hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare il Comune a riacquistare il materiale andato in fumo.

Secondo chi indaga i quattro minorenni arrestati avrebbero anche dato fuoco ai tavolini di un bar sempre nel paese della Franciacorta ad inizio a settembre. A quello che viene ritenuto il più violento del gruppo viene contestata anche l'aggressione, a colpi di cinghia, di un anziano volontario dell'oratorio, colpito perché era intervenuto per chiedere di smettere di bestemmiare.