Arena del Futuro di Brebemi: il pieno elettrico si fa viaggiando

Il 10 giugno inaugurazione del circuito dove Stellantis e Iveco testano il nuovo sistema di ricarica
A Castrezzato il circuito Brebemi ribattezzato «Arena del Futuro» - © www.giornaledibrescia.it
A Castrezzato il circuito Brebemi ribattezzato «Arena del Futuro» - © www.giornaledibrescia.it
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Il futuro della mobilità sarà elettrico. E a Castrezzato c’è il più grande laboratorio italiano sulla mobilità a zero emissioni. Un circuito dove si sta studiando la ricarica a «induzione dinamica», un innovativo sistema che consente di ricaricare auto, camion e bus elettrici mentre viaggiano, senza cavi (wireless), grazie a «spire» affogate nell’asfalto.

«Un’Arena del futuro», come è stato ribattezzato il circuito, voluto da Brebemi e dal suo presidente Franco Bettoni, ormai pronto per essere inaugurato, il prossimo 10 giugno. La visita. Ieri, in anteprima, la commissione Infrastrutture di Regione Lombardia, accolta da Bettoni, ha effettuato un sopralluogo in questo lembo di territorio, a sud di Chiari, a fianco dell’autostrada A35 e della linea alta velocità. Presente anche una delegazione di sindaci e amministratori locali (Rovato, Travagliato, Urago, Castegnato, Roccafranca e Orzinuovi).

«Questo progetto risponde agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Governo per il 2030 - ha spiegato al termine della visita la presidente della commissione Claudia Carzeri - . È il risultato della capacità di fare sistema tra pubblico e privato e di innovare della nostra Regione. L’innovazione è un carattere fortemente connaturato al dna delle aziende lombarde. È il nostro valore aggiunto. La sfida che abbiamo di fronte - ha aggiunto - è dimostrare che l’ambiente e la sostenibilità sono occasioni di sviluppo e che devono orientare l’azione e la programmazione della politica a tutti i livelli istituzionali.

La commissione regionale e i sindaci con Bettoni - © www.giornaledibrescia.it
La commissione regionale e i sindaci con Bettoni - © www.giornaledibrescia.it

La Lombardia è disponibile al cambiamento, è pronta a sperimentare. Anche nel campo delle nuove tecnologie applicate alla sostenibilità ambientale. Il progetto di Brebemi va in questa direzione».

Il circuito è di fatto pronto dalla fine della scorsa estate. Poi è arrivata l’implementazione tecnologica. Quindi sono iniziati i test su una Fiat 500 e un bus Iveco. Lungo elenco dei partner di Brebemi: Iveco, Iveco Bus, Stellantis; Università Roma Tre e Università di Parma; Abb, ElectReon, Fiamm Energy Technology, Mapei, Pizzarotti, Prysmian e Tim, con il coordinamento del Politecnico di Milano.

Il presidente Bettoni non ha dubbi: il sistema a induzione dinamica (DWPT, Dynamic Wireless Power Transfer) è «il futuro». «Siamo i primi a sviluppare il progetto in maniera così completa e integrata» ha spiegato Bettoni, dai veicoli all’asfalto, dai cavi alla tecnologia di ricarica dell’israeliana ElectReon. «La nostra idea è far diventarte Brebemi uno strumento per lo sviluppo dei territori». Uno sviluppo sempre più green, anche nella mobilità. «Una vera rivoluzione copernicana».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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