Aperture e visite del Fai, nel segno del Vantini

A Rodolfo Vantini, sono dedicate le Giornate del Fai di primavera di Brescia. 

Gli appartamenti che furono del conte Paolo Tosio, e che ospitavano la sua pregiata collezione d'arte, sono forse la perla più rara del percorso neoclassico in 8 tappe pensato dal Fondo per l'Ambiente Italiano. 

È tornato nella sala delle adunanze il ritratto del conte, a firma Luigi Basiletti; e nella stanza ovale sono stati rimessi i vasi cinesi settecenteschi della collezione Tosio.

A pulire queste stanze, dopo quasi 20 anni di chiusura e abbandono, sono stati gli Amici della Fondazione Ugo da Como, che insieme alle guide dei Fai hanno spolverato anche gli antri nascosti del palazzo. Insieme alle 40 guide del Fai c'erano anche gli studenti-ciceroni del Liceo classico Bagatta di Desenzano; quelli del liceo scientifico Paola Di Rosa si sono preoccupati di far conoscere la tomba Bonomini, per i bresciani la «tomba del cane».

I visitatori sono stati centinaia. Si replica domani, domenica, mattina e pomeriggio, anche nei luoghi vantiniani individuati in provincia tra - per esempio - Rezzato, Salò e Travagliato.