Antifascisti e Forza Nuova, piazze blindate
Ancora uno scontro a distanza, ancora una città blindata e spaccata in due. Da un lato, in piazzale Arnaldo, Forza Nuova, che ieri celebrava i 15 anni di attività. Dall'altro, e proprio in risposta al primo corteo, in piazza Loggia, l'Anpi, la Rete antifascista bresciana e tante altre realtà che fanno capo alla sinistra antagonista (tra le altre Magazzino 47, Kollettivo studenti in lotta, Associazione Diritti per tutti, Presidio della gru, Comitato contro gli sfratti, Sinistra critica, Rifondazione comunista). Nel mezzo la storia, Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa e due schemi opposti per combattere la crisi.
Corteo ordinato e simmetrico quello di Forza Nuova. I cui militanti ieri erano tutti in camicia bianca. Il perché lo spiega Salvatore Ferrara, coordinatore regionale per la Lombardia: «Il nostro è un movimento rivoluzionario - dice Ferrara -. Senza rinnegare nulla vogliamo lanciare un nuovo messaggio, staccarci dai vecchi stereotipi e continuare a fare una politica onesta, sana, a fianco del popolo italiano». In oltre un centinaio sono arrivati da Brescia, Milano, Como, Bergamo, Pavia, Lecco per la manifestazione di portata regionale, che si è svolta in contemporanea anche in altre dieci città italiane. «Oggi, con questo corteo, segniamo un cambio di passo - assicura Luca Castellini, coordinatore di Forza Nuova per il Nord Italia -. Dimostriamo così che anche in Italia, proprio come in Spagna, Francia e Inghilterra, c'è un movimento nazionalista che ha lo scopo di scalzare i partiti corrotti». E che per uscire dalla crisi punta su moneta nazionale e difesa degli italiani dal razzismo «al contrario». Questi i punti cardine del programma con cui Forza Nuova si presenterà alle elezioni del 2013.
Una ricetta che non va giù a chi ieri è sfilato da piazza Loggia. «Negli Anni '70 i fascisti colpivano pesantemente studenti e operai - ricorda Marco Fenaroli, presidente dimissionario dell'Anpi provinciale -. È storia vecchia, ma il rischio è che si ripeta, visto che Forza Nuova e Casa Pound riprendono a organizzarsi». Per questo l'Anpi, in un incontro in Broletto, ha chiesto al viceprefetto «la massima vigilanza perché non ci siano zone franche per i fascisti in città». In circa 300 hanno sfilato lungo via S. Faustino, via Capriolo per poi arrivare sul ring e tornare in piazza Loggia passando per via Gramsci. «Per uscire da questa crisi serve solidarietà attiva - dice Michele Borra del Magazzino 47 -. Studenti, lavoratori precari e disoccupati devono lottare insieme, non cercare un capro espiatorio».
Elisa Bonomelli
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