Anno giudiziario, quota 100 a Brescia rischia di complicare tutto
Nel distretto di Brescia le risorse restano il problema principale. Troppi pochi i giudici di pace (28 presenti contro un organico di 68) e la magistratura togata, con un rapporto tra magistrati e popolazione tra i peggiori d’Italia. Come a dire un tasso di scopertura per la magistratura del 17,46% contro un 10,5% nazionale.
E quota 100 potrebbe aggravare ulteriormente la situazione dato che nel 2019, nel distretto, potrebbero andare in pensione 85 addetti, pari al 10,88%.
La legge di stabilità prevede l’assunzione di 4.000 persone, ma sono i tempi a preoccupare maggiormente il presidente della Corte d’Appello, Claudio Castelli.
Di contro, per il terzo anno consecutivo, le pendenze nel settore civile sono in diminuzione, in primo e secondo grado. E anche i tempi medi sono in calo. Nel penale sono diminuiti i procedimenti e aumentano i riti alternativi.
Aumentano i delitti contro la libertà sessuale e i reati in materia tributaria (da 1.210 del 2017 a 1.717 nel 2018). Crescono anche i furti nelle abitazioni, «fenomeno - dice Castelli - che determina un allarme sociale»: 330 quelli a carico di persone note e 6.067 contro ignoti.
Il procuratore generale Dell’Osso ha elencato da parte sua, invece, «i quattro cavalieri dell’Apocalisse che cavalcano nel distretto di Brescia»: i femminicidi, «che sono l’emergenza principale», il gioco d’azzardo («dono immenso alla criminalità organizzata», il traffico criminale di rifiuti («soprattutto metallici e che arrivano da altri territori, anche dalla criminalità organizzata») e il terrorismo jihadista («con i foreign fighters che attratti come falene dalla luce dello Stato islamico ora, con la sua caduta, non possono che rivolgersi alla patria d’origine, ai territori che conoscono perché ci sono cresciuti. E per questo è un’emergenza»).
Ha poi continuato elencando i mali del distretto di Brescia: la corruzione, «cancro sociale, reato e strumento di reato» e ha sottolineato come siano ancora pochi i processi per corruzione e peculato.
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