Ancora targhe alterne: oggi in strada le dispari
Con alle spalle un tranquillo weekend di targhe alterne, continua anche oggi il limite alla circolazione. Oggi, 5 marzo, la circolazione è dunque permessa (dalle 9 alle 18) ai veicoli che dispongono di targa dispari. Ovviamente, secondo le ordinanze predisposte dal Comune di Brescia e dai 19 sindaci dell'hinterland, possono circolare i mezzi euro 4 e 5, quelli alimentati a gas (gpl e metano), gli elettrici e le motociclette purché non siano a due tempi ed euro zero. Via libera anche ai veicoli più inquinanti purché abbiano a bordo tre persone, ossia usati nel car-pooling.
Nonostante le targhe alterne siano applicate a Brescia e nell'area critica da quasi due settimane, l'aria non accenna a migliorare. Domenica il Pm10 era fuori norma in tutte le centraline Arpa, con punte di 88 microgrammi per metro cubo d'aria al Broletto e di 98 a Sarezzo. Sembra proprio che si debba confidare ancora una volta nella pioggia perché ripulisca l'aria malata. Tutto il mese di febbraio, infatti, è stato caratterizzato da livelli di polveri sottili oltre i limiti consentiti dalla legge.
Intanto la settimana che si apre oggi porterà i partecipanti al tavolo della qualità dell'aria, ospitato dalla Loggia, ad una serie di riflessioni. Il senso infatti è analizzare le misure sino ad ora adottate ed eventualmente valutare ulteriori azioni per ridurre le fonti di emissione degli inquinanti. Sul tema del Pm10 e dell'inquinamento dell'aria ieri è intervenuto anche il presidente della Regione, Roberto Formigoni, a cui diversi Comuni hanno chiesto «misure strutturali per combattere il problema dell'inquinamento ormai quasi cronico dell'aria».
«Nel contrasto all'inquinamento atmosferico noi siamo sempre pronti a collaborare e dare una mano nel rispetto delle competenze di ciascuno, perché ci vuole una collaborazione fra le istituzioni, ma è anche importante che ognuna faccia fino in fondo la sua parte» ha detto Formigoni, ricordando come «la Lombardia ha già una legge sulla qualità dell'aria che viene rivista ogni anno alla luce delle nuove acquisizioni». Da qui l'annuncio di come nelle prossime settimane ci sarà un secondo incontro sul tema col ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, «per mettere insieme i frutti delle varie posizioni».
Roberto Manieri
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