Amministratore insolvente, ecco come difendersi

Dopo il caso Cavellini, ecco come controllare che i conti del condominio siano in ordine.
AA

Il dubbio sarà sorto a più di un condomino: il mio amministratore è onesto? Pagherà tutte le utenze? E se così non fosse? Il «caso» Cavellini, 44enne dottore commercialista accusato da molti dei suoi condòmini di aver distratto denaro (una cifra che oscilla a seconda delle versioni tra i 500mila e i 2 milioni di euro) dai conti di un centinaio di utenti, ha sicuramente insinuato il dubbio in più di un proprietario di casa.
Assicurarsi di non essere stati truffati è possibile e per tutelarsi oggi c’è uno strumento in più, la legge 220 del dicembre 2012, entrata in vigore il 18 giugno e meglio nota come «riforma del condominio».

«Grazie alla nuova normativa - spiega il presidente della sezione bresciana dell’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (Anaci), Raffaele Caratozzolo - il condomino può chiedere alla banca una copia dell’estratto conto. Conto corrente che, proprio in virtù della nuova legge, deve essere intestato obbligatoriamente al condominio». Prima, infatti, il conto poteva essere intestato anche all’amministratore.

L’Anaci si mette a disposizione dei cittadini per aiutarli nella scelta dell’amministratore di condominio. E per il caso Cavellini sottolinea che i propri legali sono contattabili per qualsiasi chiarimento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato