Amianto alla Santissima: nuove analisi sul colle

In base alla risposta acquisita con 5 campioni sarà possibile capire meglio l'entità dell'intervento
Alla Santissima sono in corso i restauri -  © www.giornaledibrescia.it
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Il Comune ha affidato l'incarico per altri prelievi sulla sommità del colle della Santissima finalizzati a comprendere se la presenza di amianto, rilevata neell'area in cui è avvenuto un saggio archeologico, sia localizzata o estesa all'intera cima. In base alla risposta acquisita con 5 campioni sarà possibile capire meglio l'entità dell'intervento. «Abbiamo ritenuto necessario procedere all’indagine e al campionamento dei terreni nell’area circostante ai precedenti ritrovamenti di materiale misto ad amianto anche in vista degli interventi di manutenzione straordinaria che abbiamo in progetto» dicono in Comune.

L'impresa incaricata della ricerca stenderà poi un report finale con l'individuazione delle aree con eventuale presenza di amianto, con la stima dei costi di smaltimento e per la definizione di eventuali misure gestionali da attuare sul sito per la fruizione in sicurezza. La presenza di amianto sulla cima del colle si collega, evidentemente, all'utilizzo, nel passato novecentesco, di tettoie realizzate con isolanti all'amianto rimosse nel tempo. La lunga permanenza di queste lastre ondulate ha evidentemente lasciato un segno profondo. Nel tempo, infatti, perdono consistenza e disperdono nell'ambiente la parte inquinante.

La scoperta dell'amianto nel terreno è avvenuta nel corso delle operazioni preliminari alla musealizzazione della Santissima, a partire dal saggio archeologico. L'antico edificio sarà oggetto di interventi che consentiranno il recupero della chiesa rinascimentale e delle pertinenze, primo passo per la salvaguardia del complesso monumentale e per la possibilità di fruizione dell'intero edificio, che comprende anche il palazzo che il Vantini ristrutturò come opera di sistemazione del corpo di fabbrica conventuale del Quattrocento.

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