Alpini bresciani, la Leonessa sogna l'adunata 2020

Cento anni di penne nere bresciane non possono non essere festeggiati con un’adunata nazionale. Un evento indimenticabile come fu quella del 2000. Questo il sogno per il 2020 che Gian Battista Turrini, presidente della sezione Ana di Brescia, accarezza senza nasconderlo.

Ne ha del resto parlato durante l’assemblea annuale che si è tenuta ieri alla Facoltà di Ingegneria, in via Branze. L’assemblea è stata come sempre l'occasione per tracciare il bilancio di ciò che si è portato a termine nel 2016 e per definire il profilo dell’impegno per i prossimi mesi.

Al centro del confronto anche il successo dell’ultima adunata nazionale, quella di Asti, alla quale hanno partecipato ben 3.150 alpini bresciani. Non ha nascosto l'orgoglio quindi il presidente Turrini parlando dei risultati ottenuti, a partire dalla celebrazione dell’anniversario della battaglia di Nikolajewka. 

A questo proposito tra le sfide per il futuro, insieme alla prospettiva di un’altra adunata nazionale, al primo posto figura la partecipazione attiva al sostegno del progetto di ampliamento della scuola di Nikolajewka. La scuola, simbolo del dovere irrinunciabile degli alpini di fare memoria, ha come obiettivo la celebrazione del 75esimo di quella dolorosa e al contempo gloriosa pagina bellica, anniversario che rinnovera nel 2018 il ricordo di tutti i Caduti di quel 26 gennaio del 1943.

Un evento tanto significativo da vedere già coinvolte nelle celebrazioni penne nere di tutta Italia al fianco degli alpini bresciani.

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