Alloggi e negozi nel «vuoto» di via Dante
Uno sbrego vecchio di ottant'anni, un elemento familiare del paesaggio urbano, ma non per questo meno orrendo. Una ferita malamente cicatrizzata a due passi da piazza della Vittoria, con la quale condivide la nascita.
È il «vuoto» all'inizio di via Dante, sporco e degradato, segnato dai contrafforti che poggiano sul complesso di edifici fra corsetto S. Agata, la stessa via Dante e vicolo Rizzardo. Ecco, quell'obbrobrio è destinato a sparire: al suo posto sorgerà un nuovo immobile di quattro piani, moderno, per marcare origine ed età differenti rispetto agli edifici retrostanti. Anche questi ultimi - oggi circondati dai ponteggi - saranno risanati.
Alla fine del 2014-inizi 2015 quest'angolo importante di Brescia avrà dunque tutt'altro aspetto, grazie all'operazione immobiliare attuata dall'impresa di Giuliano e Davide Campana. Tanto più che nei prossimi giorni partiranno i lavori per l'abbellimento di piazza Vittoria, realizzati sempre dalla stessa impresa.
Il «vuoto» di via Dante (gli edifici furono abbattuti per costruire una larga traversa, mai fatta) apparteneva al Comune. Dopo un paio di aste deserte, si è fatta avanti la Campana costruzioni, che ha ottenuto superficie e diritto a costruire (855 mq). Prezzo: intorno al milione e mezzo, la metà di quanto dovrà avere Campana per la prossima sistemazione di piazza della Vittoria. In questo modo il presidente dei costruttori edili bresciani può approntare un piano complessivo di recupero del comparto fra le vie Dante, Rizzardo e S. Agata.
Il progetto, firmato dall'ing. Simometta Conter (direttore dei lavori sarà l'ing. Enrico Fermi), è in fase avanzata. È praticamente pronto quello sugli edifici esistenti, già concordato con la Sovrintendenza; deve invece essere perfezionato (e superare le procedure burocratiche) quello sul «vuoto». Si tratta di progetti delicati, per la posizione, la storia, le caratteristiche del sito. I vecchi edifici (duemila metri quadrati) che saranno ristrutturati completavano l'attiguo Palazzetto Lechi. L'impresa Campana li ha acquisiti nel 2008, sistemando le coperture e mettendoli in sicurezza (anche in previsione dei lavori per il metrobus). La struttura è del XVI secolo, con ambienti del Quattrocento e Seicento. Ci sono cortiletti interni, sale con antichi camini e soffitti affrescati, scale liberty.
«Per il nuovo edificio - spiega Simonetta Conter - stiamo pensando a diverse soluzioni. In ogni caso avrà un aspetto moderno, per staccarlo dal resto. Il nostro impegno è realizzare un intervento armonioso, che sappia mettere insieme vecchio e nuovo, conservazione e modernità». Nell'intero complesso saranno ricavati diciotto appartamenti. Il piano terra del nuovo immobile su via Dante avrà destinazione commerciale; nell'interrato ci saranno trenta posti auto al servizio delle abitazioni. Sarà costruito in ferro e calcestruzzo, staccato dal vecchio (addio agli «speroni» ovviamente), formando un passaggio pedonale. Corsetto S. Agata, via Dante e vicolo Rizzardo saranno collegati attraverso i cortiletti interni. «Gallerie pubbliche, che verranno chiuse la sera» specifica Giuliano Campana. L'ascensore del metrobus sarà inglobato nel nuovo stabile.
Tutte le abitazioni, informa Campana, «saranno in classe energetica A. Stiamo studiando le migliori soluzioni tecnologiche possibili, tenendo conto delle caratteristiche degli edifici da ristrutturare». Campana conta di cominciare i lavori entro tre mesi al massimo. Il cantiere dovrebbe durare un anno mezzo.
Enrico Mirani
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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