Allarme nitrati, rubinetti a rischio chiusura
Qualità dell'acqua pessima per l'alto livello di nitrati. A lanciare l’allarme è l’Asl di Brescia. L’ultima segnalazione risale al mese scorso, quando l’Asl, in una lettera rivolta al sindaco del Comune di Orzivecchi, è arrivata ad ipotizzare anche «l’interruzione della fornitura idrica alla popolazione residente».
«Nel corso dei controlli esterni disposti nel 2013 e nei primi mesi del 2014 sull’acqua fornita dall’acquedotto del suo Comune - si legge nella lettera firmata dal responsabile dell’Unità operativa di Igiene e Medicina di Comunità, Sandro Poggio, e dal direttore del distretto n. 5, Augusto Olivetti - si è talora accertata la presenza di tale elemento (il nitrato ndr) con parametri analitici compresi tra i 40 mg/l ed i 49 mg/l».
L’Asl avvisa quindi il sindaco di adoperarsi con Aob2, gestore dell’acquedotto, per abbassare i valori dell’inquinante, pericoloso soprattutto per la salute dei bambini piccoli, oppure «nell’impossibilità di derogare eventuali superi del parametro nitrati, potrebbe essere necessario ingiungere l’interruzione della fornitura idrica alla popolazione residente».
Al momento questa misura non è stata adottata, anche perché il limite previsto dalla legge per il nitrato presente nelle acque destinato al consumo umano è di 50 mg/l, ed essendo il valore denunciato dall’Asl sotto quel parametro, non è prevista alcuna ordinanza di divieto.
L’ipotesi di interruzione della fornitura avanzata dall’Asl deriva probabilmente dal fatto che i livelli denunciati nella lettera (40-49 mg/l) risalgono al 17 marzo scorso, quando cioè l’attività agricola di spargimento dei nitrati nei campi era appena cominciata. Verosimilmente, quindi, già oggi, senza le dovute precauzioni, il limite potrebbe essere stato oltrepassato, come è già avvenuto nell’agosto 2013, quando al pozzo di via Matteotti, Aob2 ha registrato livelli compresi tra 48 e 58 mg/l.
Il problema è noto, tanto che nel 2011 Aob2 ha installato un impianto di depurazione per la pulizia delle acque, ma i risultati non sono soddisfacenti.
L'allarme nitrati riguarda comunque tutta la Bassa. L'Asl ha inviato lettere ad altri Comuni, anche se non fornisce ulteriori dettagli. Per il momento, però, non sono stati presi provvedimenti. E la situazione, vista l'attività agricole, potrebbe essere nel frattempo peggiorata.
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