Alla Rocca un lucchetto anti-vandali
Ampliare il parco della Rocca e contemporaneamente renderlo meno esposto ai vandalismi. È questa la duplice sfida della Fondazione Ugo da Como che punta a rendere fruibili tutte le aree che circondano la Rocca visconteo-veneta. Aree che costituiscono il principale parco urbano della cittadina.
Negli ultimi cinque anni infatti sono stati asportati quasi tutti i grandi fari che illuminano di notte il perimetro della Rocca; i lampioni sono stati distrutti e divelti ormai da tempo; le palizzate in legno sono state più volte danneggiate e sono stati asportati alcuni elementi in legno che le costituivano; numerosi contenitori in plastica per i rifiuti sono stati dati alle fiamme; i giochi per i bambini sono stati danneggiati e imbrattati di pittura e scritte.
Ai problemi notturni si aggiungono anche quelli legati alle sporcizie che vengono abbandonate sui prati e alle deiezioni dei cani che i loro proprietari lasciano con grande disinvoltura sui prati erbosi.
Di fronte a una simile situazione, imputabile a una sempre più dilagante mancanza di senso civico, la Fondazione Ugo Da Como, in dialogo e accordo con il Comune di Lonato, sta pensando di chiudere completamente il parco, assoggettandolo a un orario di apertura giornaliero e intensificandone la sorveglianza. Tutto questo al fine di poter offrire ai frequentatori un luogo più sicuro e pulito.
La storia del vasto parco che circonda la Rocca di Lonato è strettamente legata all’edificio acquistato nel 1920 dal Senatore Ugo Da Como. A quell’epoca i terreni attorno al monumento (dichiarato monumento nazionale nel 1912) si presentavano completamente coltivati a viti e ulivi sino agli anni cinquanta e anche queste aree, diventate poi di proprietà della Fondazione Ugo Da Como, furono oggetto di pulizia e sistemazione a cura dell’antica e attivissima Pro loco.
Più recentemente l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Morando Perini destinò risorse per valorizzare il parco che digrada verso il centro storico del paese, comunemente chiamato «Cittadella».
In quell’intervento vennero piantumate nuove essenze, alberi da frutto, cespugli a aiuole.
Inoltre il parco venne dotato di ringhiere e palizzate in legno, di scale di congiungimento dei vari livelli e di un bel gruppo di giochi per bambini. Si provvide pure all’impianto di irrigazione e di illuminazione.
Il parco si presenta oggi come uno straordinario «polmone verde».
Il Comune di Lonato - in forza di una convenzione con la quale il parco (pur di proprietà privata) è dato in utilizzo ai lonatesi - segue con attenzione il verde, la potatura degli alberi, la manutenzione dei giochi dei bambini e delle staccionate.
Recentemente l’assessorato all’Ecologia ha disposto la collocazione di una serie di cesti porta rifiuti in legno che meglio si inseriscono nel contesto naturalistico.
Ora mentre si progettano ulteriori interventi di ampliamento si punta a recintare e a chiuderne gli accessi di notte nel tentativo di evitare gli atti vandalici.
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