Alla caserma Gnutti saranno realizzati appartamenti di lusso
La sua storia risale alla metà del Cinquecento. Un edificio prestigioso nel centro di Brescia, tra le vie Moretto e Crispi, prima convento di San Bartolomeo, poi dall’Ottocento fino a qualche anno fa caserma militare, e pronto ora a vivere la sua terza destinazione d’uso: residenziale di pregio.
Il piano di recupero della caserma Serafino Gnutti è pronto ed è stato presentato ieri in Loggia, al termine di un confronto serrato con la Soprintendenza, che si è protratto per diversi anni.
Del resto, per la rinascita di un edificio dalla storia secolare, che occupa un’area di circa 4.400 metri quadrati, di fronte alla Pinacoteca Tosio Martinengo e a pochi passi dal Mo.Ca, non poteva essere diversamente. La Nibofin Srl, che ha acquistato l’edificio nel 2009, ha presentato un piano attuativo che dovrà ora essere sottoposto alle ultime formalità, passando dalla commissione urbanistica prima, poi, a breve, dal Consiglio comunale.
I tempi
I lavori partiranno inizialmente all’interno, per non interferire con la Capitale italiana della Cultura 2023 (qui i dettagli del progetto sul sito del Comune). Dal 1° gennaio 2024 impalcature saranno anche all’esterno. «Questo piano persegue gli obiettivi fissati dal nostro Pgt - afferma Michela Tiboni, assessora all’Urbanistica del Comune di Brescia - ovvero il recupero e la ridefinizione delle funzioni dei grandi edifici unitari dismessi, favorendo il ritorno della residenza».
Le tipologie di appartamenti
Il numero degli appartamenti che occuperanno i tre piani dell’edificio non è definito. Come spiegato dagli architetti Valeria Boschi e Luigi Serboli e dall’amministratore delegato della Nibofin, Orlando Niboli, «i moduli abitativi sono personalizzabili in base ai bisogni dei clienti, con modularità orizzontale e verticale». In pratica chi acquista potrà decidere se avere un appartamento da 100 metri quadri o da 400 metri quadri, sviluppato su due piani oppure in lunghezza. Il problema dei posti auto, che ha ritardato l’approvazione del progetto di riqualificazione, è stato risolto con un parcheggio meccanizzato su tre piani che potrà ospitare fino a 100 auto.
La riqualificazione delle vie
Il pezzo forte è quindi la riqualificazione urbanistica delle due vie che delimitano l’edificio, opere realizzate a scomputo. Per un importo stimato in oltre 530mila euro, la Nibofin si occuperà di ripavimentare con lastre e cubetti di pietra via Moretto tra piazzetta Sant’Alessandro e via Crispi, via Crispi tra piazza Moretto e corso Magenta, e lo slargo all’incrocio tra via Moretto e via Crispi. Saranno posati nuovi arredi urbani e installato un nuovo impianto di illuminazione.
Soddisfatto il sindaco Emilio Del Bono: «Un progetto di grande qualità, cui non è stato facile arrivare - ha detto - ma che ci consegna un ottimo risultato, un tassello importante per il quartiere, dopo quello della Pinacoteca e del Mo.Ca. È inevitabile che finito il recupero dell’edificio andrà fatta una riflessione seria sul tema della mobilità di quella zona».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato