Alcool e violenze sul bus: denunciate 7 ragazzine

Le giovanissime, fra i 16 e i 23 anni, tornavano da un party a Flero insieme ad un amico.
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Sono sette ragazze, tutte giovanissime, le protagoniste della brutta vicenda di cronaca che ha tenuto col fiato sospeso, lunedì sera, via Mantova e dintorni. Le sette bad girls, di ritorno da un party a base di alcool che si era svolto a Flero, hanno picchiato un uomo di 47 anni col l’aiuto di un ragazzo.

Sei bresciane e una kosovara, tutte tra i 16 ed i 23 anni, accompagnate da un amico, sono finite in Questura dove hanno smaltito l’ebbrezza e rimediato una denuncia per lesioni aggravate in concorso, danneggiamento in concorso, interruzione di pubblico servizio e ubriachezza molesta. Nel frattempo l’uomo aggredito per strada giusto per essersi fermato ad aiutare una di loro è stato medicato al pronto soccorso.

Erano circa le 19.30 di lunedì sera. Il gruppo, di ritorno da una festa a Flero, era stato fatto scendere dall’autobus su cui viaggiava ad una fermata di via Malta, a Brescia, dopo che una delle ragazze aveva vomitato tra i passeggeri, coi quali erano volati i primi insulti. Una volta in strada, due delle giovani si sono messe davanti all’autobus, impedendogli di ripartire, mentre il resto del gruppo aveva cominciato ad insultare i passeggeri e a prendere a calci la fiancata del bus.

È a questo punto che sono arrivati tre uomini che stavano facendo jogging. Uno di loro, il 47enne, si è avvicinato alla ragazza che aveva accusato il malore per chiederle se avesse bisogno di aiuto, ricevendone in cambio calci e pugni, senza alcun motivo.
Sul posto sono intervenuti 118, che ha accompagnato l’uomo alla Poliambulanza di Brescia, insieme a polizia e carabinieri.

Le sette ragazze ed il ragazzo sono stati accompagnati in questura, identificati e denunciati. Si tratta di M.S., 21enne kosovara e di altre sei ragazze bresciane: M.L., 22 anni; S.C., 19 anni; V.F., 21 anni; I.G., 18 anni; D.M., 16 anni; C.Y., 16 anni. Denunciato anche l’unico ragazzo del gruppo, M.F., 23 anni.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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