Alcol test obbligatorio fra i tavoli delle sagre

Anche le manifestazioni enogastronomiche aperte dopo la mezzanotte devono dotarsi per legge di etilometri.
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Sicurezza sulle strade prima di tutto. La «guerra» all'abuso di alcolici in situazioni a rischio e alla guida in stato di ebbrezza sbarca in fiera. O meglio, in sagra. E in questo caso non ci stiamo riferendo a un imminente appuntamento dedicato ai sistemi di prevenzione degli incidenti causati dall'alcol, ma di un «diktat» che arriva dal Governo e che d'ora in avanti dovrà essere rispettato in occasione di tutti gli appuntamenti paesani tradizionali che sono in funzione fino alle «ore piccole».

Già perché dopo le discoteche, i ristoranti e i locali notturni in genere, ora l'etilometro diventa obbligatorio anche per tutte quelle fiere e sagre - e sono centinaia nella nostra provincia - che servono cibi e bevande oltre la mezzanotte.  E qui in parte il numero si riduce, perché moltissimi appuntamenti che si snodano durante i fine settimana estivi e nelle frizzanti domeniche autunnali vengono organizzati durante l'orario diurno, e anche quando sono previsti degli stand enogastronomici anche all'ora della cena, in molti casi i bagordi non si estendono oltre le 22.

Al momento infatti la legge è circoscritta all'ora di Cenerentola: dopo i dodici rintocchi scatta per sagraioli e amanti delle fiere con risvolti enogastronomici l'obbligo dell'alcol test.
Accanto a tavolate grezze, dove l'atmosfera di festa si accompagna a casoncelli, piatti di salamina e polenta, calici di Franciacorta e spillatrici di birra d'ora in avanti dovrà essere posizionato un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, di tipo precursore chimico o elettronico, corredato con la tabella che riporta i valori alcolemici. Giusto per sapere a cosa si va incontro a fronte di un consumo eccessivo. Se questo «buon uso» in molti casi era in vigore già da tempo, l'obbligatorietà di questa pratica dal punto di vista legale è stata sancita lo scorso novembre.
Lo ha affermato il Ministero dell'interno con il parere (n. 15357 del 30 novembre 2011) in risposta a un quesito della Regione Friuli Venezia Giulia e in chiarimento alla legge 120 del 29 luglio 2010, recante «Disposizioni in materia di sicurezza stradale».

La norma stabiliva, tra le altre cose, l'obbligo per bar, ristoranti, alberghi, club, posteggi in fiere e sagre e agriturismi, aperti oltre le 24, di mettere a disposizione dei clienti un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico. Il Ministero dell'interno ha, in ogni caso, chiarito che «non occorre un etilometro omologato, ma basta un precursore chimico, anche monouso». Di quelli usa e getta facilmente reperibili, in sostanza.

Dunque se era già risaputo che nei locali pubblici aperti oltre mezzanotte era necessaria la presenza di un etilometro, il capitolo sagre e fiere non risultava chiarissimo.
E anche nella nostra provincia c'era chi aveva deciso di dotarsene e chi non aveva previsto alcun sistema di verifica dei livelli alcolici. Ora la specifica c'è. E i sagraioli, organizzatori in testa, dovranno adeguarsi.

Anche perché le multe sono parecchio salate: l'inosservanza delle disposizioni comporta infatti una sanzione amministrativa col pagamento di una somma da euro 300 a euro 1.200. Che fanno il paio con quelle che possono essere emesse nel caso un guidatore beccato al volante con livelli alcolici oltre i limiti consentiti. La sicurezza, insomma, conviene... sempre.

Ilaria Rossi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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