Alcol di contrabbando diventa igienizzante per gli ospedali

Ventimila litri sequestrati dalla Gdf nel 2019 destinati a combattere il Covid-19
Fiamme Gialle al lavoro anche contro il Coronavirus - © www.giornaledibrescia.it
Fiamme Gialle al lavoro anche contro il Coronavirus - © www.giornaledibrescia.it
AA

Doveva essere imbottigliato ed era destinato a fare male due volte: rischiava di gonfiare il fegato di tutti coloro che l’avrebbero consumato senza la dovuta moderazione, e di far travasare la bile ai funzionari del Fisco per le migliaia di euro di accise evase. E ora farà bene due volte: agli ospedali ancora alle prese con la pandemia da Coronavirus e alla loro necessità di ambienti il più possibile Covid free, e al bilancio delle aziende sanitarie lombarde, che in igienizzanti e disinfettanti stanno spendendo cifre da capogiro. Oggetto di questa vicenda a lieto fine sono 20mila litri di alcol puro al 95% sequestrati nel luglio dello scorso anno dalla Guardia di Finanza di Brescia e Caserta nell’ambito di una indagine congiunta della Procura bresciana e di quella casertana, che portò a 23 arresti e allo smantellamento di un gruppo attivo non solo in Lombardia, ma anche in Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Veneto, Friuli, ma anche all’estero tra Bulgaria e Slovacchia, Germania ed Inghilterra, Olanda e Slovenia, oltre che in Serbia ed Azerbaijan.

Per iniziativa del comando provinciale delle Fiamme Gialle quei 20mila litri di contrabbando e per questo sequestrati, nei prossimi giorni diventeranno circa 25mila litri di disinfettanti ed igienizzanti per buona parte degli ospedali lombardi alle prese con l’emergenza Covid. La Guardia di Finanza di Brescia ha ottenuto l’autorizzazione al dissequestro e alla cessione da parte delle due procure titolari del fascicolo; l’esonero dal versamento delle accise dall’Agenzia delle dogane e, grazie all’interessamento della prefettura di Brescia, messo in circolo l’alcol. I ventimila litri sono stati affidati alla Protezione Civile di Brescia che nei prossimi giorni provvederanno alla loro consegna agli ospedali che ne hanno fatto richiesta. A Brescia ne rimarranno 5mila: 3mila litri finiranno all’ospedale Civile, mille alla Poliambulanza e mille all’ospedale di Esine. Il resto sarà suddiviso tra il Sacco di Milano (al quale saranno consegnati 5mila litri), all’ospedale di Sondrio (altri 5mila), all’ospedale di Lodi e Codogno (3mila) e a quello di Pavia (2mila).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato