Alberi sradicati, tetti volati via e grandine: la conta dei danni
Una notte di tempesta, che ha lambito il lago di Garda e la Valcamonica tra giovedì e venerdì, di cui ora si contano i danni. A poche ore dall'allerta meteo che potrebbe riguardare la provincia di Brescia domenica pomeriggio, quando si preannunciano forti temporali, Protezione civile e Vigili del fuoco tracciano il bilancio della bufera di giovedì notte.
Sul Benaco si è registrato un tetto scoperchiato a Pozzolengo, innumerevoli alberi sradicati da Sirmione a Limone, calcinacci in strada e barche alla deriva. Vento, fulmini e grandine hanno seminato disagi anche in alto Garda, tra Gardone Riviera e Toscolano Maderno. Le criticità maggiori si sono registrate lungo la Gardesana, all’altezza del Lido di Fasano: verso le 22, il temporale ha sradicato un grosso albero che è caduto sulla carreggiata della statale 45 bis, bloccando il traffico. Inoltre, due auto in sosta nel parcheggio dell’ex ristorante La Stalla di Gardone sono state colpite da un grosso ramo che si è spezzato. A Maderno, poi, è caduto uno dei pini marittimi del lungolago.
Due ore di delirio e grande fibrillazione in Valcamonica, sempre giovedì sera: su Ponte di Legno, Temù, Vione, Vezza e località limitrofe è caduta un’enorme quantità di acqua, ma soprattutto di grandine, che si è depositata a terra in uno strato tra i tre e i cinque centimetri. Il vento ha piegato piante e spazzato via tutto quanto ha incontrato sul suo cammino, lasciando, alla fine della buriana, un territorio sottosopra.
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