Al Trofeo Città di Brescia una luce per Aldo Rebecchi

La corsa di ciclismo notturna ricorda il suo presidente onorario scomparso l’anno scorso con la «Coppa Fair play»
La Coppa Fair Play messa in palio dal Gs Città di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
La Coppa Fair Play messa in palio dal Gs Città di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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L’amicizia è un valore importante, per taluni sacro. «Per anni Aldo Rebecchi ci ha onorato della sua autentica amicizia rivestendo il ruolo di presidente onorario del Città di Brescia e di grande amico del ciclismo, il minimo che potevamo fare come gruppo sportivo è ricordarlo con un trofeo che ne esalti le qualità umane e morali».

A dirlo è Fermo Fiori, presidente del sodalizio che quest’anno festeggia i 25 anni da organizzatore della corsa ciclistica notturna per dilettanti più rinomata e affascinante al mondo raccogliendo l’eredità storica del trofeo Guizzi e che vedrà rinnovarsi l’appuntamento fra pochi giorni, martedì 5 luglio.

Scomparso a dicembre dello scorso anno, Rebecchi è stata una delle figure chiave della scena politica bresciana del dopoguerra. Cresciuto nel quartiere popolare del Violino iniziò giovanissimo l’esperienza sindacale che lo portò nel 1979 alla guida della Cgil provinciale fino al 1987 quando venne eletto per la prima volta deputato nelle fila del Partito comunista italiano. Dopo lo scioglimento del Pci aderì al Pds e in seguito al Pd.

Nel 1995 divenne vicepresidente della Provincia, anno nel quale entrò in contatto con Fiori e il gruppo sportivo Città di Brescia. «Risalgono a quegli anni i nostri primi contatti - racconta Fiori - e si è sempre speso a favore della nostra gara riconoscendone il grande valore per la città. Era un interlocutore istituzionale privilegiato, persona di rare qualità umane, poi negli anni è diventato un amico prezioso, un consigliere fidato e un presidente onorario che ci mancherà tanto.

Aldo Rebecchi - © www.giornaledibrescia.it
Aldo Rebecchi - © www.giornaledibrescia.it

Dopo la scomparsa della moglie che l’aveva segnato profondamente - ricorda Fiori - insieme ad un ristretto gruppo di amici ci ritrovavamo a cadenza settimanale per scambiarci opinioni o per il semplice gusto di ritrovarci, facendogli sentire la nostra vicinanza».

Rebecchi era una di quelle personalità liberal stimata e rispettata da tutti di ogni estrazione sociale, dall’operaio al capitano d’industria, dal 2010 presidente della Fondazione Micheletti. «Io a volte simpaticamente lo prendevo in giro, ma ne riconosco le grandi qualità umane» sentenzia Fiori.

Il trofeo istituito in occasione della corsa verrà consegnato a una persona, non debitamente un ciclista in competizione, che nel corso della serata si renda protagonista di un autentico gesto di fair play. Senza con questo essere in competizione con quello che ogni anno mette in palio il Panathlon Club Brescia. La corsa della notte è anche una corsa della memoria con tanti personaggi bresciani ai quali è dedicata.

Ricorda innanzitutto il prof. Bruno Boni che proprio 25 anni fa propose a Fiori di raccogliere l’eredità del Guizzi e allestire la nuova manifestazione. «Pensava che gli avessi fatto un favore - chiosa Fiori - invece lo fece lui a me che non so nulla di ciclismo eppure con il mio staff sono riuscito ad organizzare per tanti anni questa corsa nel cuore di tutti i bresciani». L’ultimo ricordo speciale è però per Aldo Rebecchi che illuminerà idealmente con il trofeo Fair Play la 58esima edizione del «Città di Brescia by Guizzi».

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