Al Forum sulle foreste urbane l'esempio di Brescia
Cosa stanno facendo oggi le nostre città per ampliare le foreste urbane e gli spazi verdi? È la domanda al centro del 1st World Forum on Urban Forests, il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane promosso dalla Fao (Food and Agriculture Organization of the United Nations) in corso a Mantova fino a sabato.
Al forum è stato invitato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, intervenuto oggi per raccontare quanto realizzato nella nostra città, ritenuta esempio positivo per la presenza di tante aree verdi. «Le foreste urbane nella strategia nazionale del verde urbano, l’esperienza di Brescia» il titolo della relazione presentata dal sindaco, accompagnato dall'assessore all’Ambiente del Comune, Miriam Cominelli.
La nostra città dispone di un notevole patrimonio di verde pubblico, pari a circa 4,76 milioni di metri quadrati. In città ci sono 3.200.000 mq di parchi e giardini; 260.000 mq di aree verdi scolastiche; 333.000 mq di verde cimiteriale; 460.000 mq di cave rinaturalizzate; 90.000 mq di boschi; 125.681 alberi (rapporto di 64 alberi per 100 abitanti).
«Per quanto riguarda il bilancio arboreo 2013-2018 - ha spiegato Del Bono - sono state messe a dimora 11.779 piante su suolo pubblico a fronte di 7.747 nuovi nati, con un rapporto dell’1,52, che diventa del 2,25 se si aggiungono i 5.644 alberi piantati su aree private in accordo con il Comune».
Insomma, Brescia è già impegnata su molte attività previste dalla Strategia nazionale del Verde Urbano: bilancio arboreo, piantumazioni estensive, riqualificazione di siti inquinati con opere a verde, coinvolgimento dei cittadini, ma c’è ancora da fare.
Il Parco delle Cave (direttrice sud-est) è un percorso di rinaturalizzazione di un ambiente degradato, che fa segnare un più 1.140.000 mq di verde già acquisiti e 285.000 mq da acquisire. Il Parco delle Colline (direttrici nord-est e nord-ovest) è un nucleo di biodiversità che avvolge la porzione settentrionale della città e un percorso educativo rivolto a tutti i cittadini per la conoscenza e la valorizzazione del capitale naturale della città, come boschi a vocazione vetusta, habitat di importanza comunitaria etc. La Maddalena e il Cidneo (direttrice nord-est) fanno parte del Parco Locale di interesse sovracomunale delle Colline di Brescia (44.000.000 mq) e sono di fatto un bosco che entra in città.
«Ora - ha concluso il sindaco - è necessario potenziare la fascia del Mella e creare foreste urbane resilienti ed eterogenee per la salute e il benessere dei cittadini, a partire dal Sin Brescia-Caffaro. L’obiettivo a medio termine è passare dalle foreste urbane a una cintura verde periurbana».
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