AiutiAMObrescia, Time Records sintonizzata sulla solidarietà

Nonostante sia abituato a stare sotto ai riflettori, si fa schivo quando gli si domanda delle donazioni che lui e la sua casa discografica Time Records hanno destinato ad AiutiAMObrescia.

«Non voglio farmi pubblicità - si schermisce Giacomo Maiolini -: semplicemente non era possibile rimanere indifferenti davanti al grido di dolore della mia città, il luogo da cui sono partito e che mi ha dato tantissimo. E non è stata un’urgenza che ho sentito solo io, ma migliaia di altre persone: lo testimonia il risultato incredibile, oserei dire surreale, raggiunto dalla raccolta fondi». Che, ieri sera, ha toccato quota 16 milioni e 446mila euro grazie a 56.948 donazioni.

Ma il contributo in denaro non è stato l’unico modo con cui Maiolini ha dimostrato vicinanza e sostegno a Brescia e agli operatori impegnati sul fronte del coronavirus. C’è infatti lo zampino del patron della Time Records dietro ad uno speciale videomessaggio che Fabio Volo ha registrato e che è poi stato inoltrato via WhatsApp agli operatori della Poliambulanza.

Commoventi le parole che Volo - occhi lucidi e capelli strapazzati - ha rivolto a medici e infermieri: «Non sono lì con voi fisicamente, ma sono lì con tutto quello che posso. E appena potrò venire lì anche fisicamente, voglio abbracciarvi uno a uno. Siete persone fantastiche lì alla Poliambulanza. Siete rimasti lì e volevo dirvi grazie, non mollate. Se siete di Brescia ve lo dico anche in dialetto: mòla mìa e mòla mai. Adesso è il vostro momento e vi siamo tutti molto grati. E quando questo momento sarà passato toccherà a noi prenderci cura di voi. Ve lo prometto: vengo da voi e potrete chiedermi quello che volete. Ma non verrò da solo, con me verrà tutta la città (...). Non voglio dire che siete degli eroi; siete degli esseri umani nella migliore versione possibile».

E un anticipo della promessa di vedersi presto si è consumato in diretta social nei giorni scorsi, quando alcune infermiere della Poliambulanza sono state ospiti del fortunato programma che Volo sta conducendo dal salotto di casa sua. A loro, in collegamento dall’ospedale, il «gnaro» ha mostrato dei videomessaggi di ringraziamento provenienti da tutta Italia prima di «farsi una cantatina» insieme sulle note di «Ma il cielo è sempre più blu». Come il colore dei loro camici.

A proposito di canzoni e hit, pane quotidiano della Time Records, anche queste hanno subìto gli effetti della pandemia. «Abbiamo continuato a lavorare - spiega Maiolini -, ovviamente ad uffici chiusi. Eravamo già strutturati per lo smart working e, quando è scattata l’emergenza, è bastato un giorno per riorganizzarci». Non vale per tutto: se le riunioni e le interviste in radio sono garantite da piattaforme come Skype e Zoom, sono saltati appuntamenti importanti, come video da girare a Los Angeles o pezzi da registrare in studi non proprio a portata di lockdown.

Ma soprattutto sono state posticipate alcune uscite che Maiolini definisce «di portata mondiale» e su cui mantiene per ora la segretezza totale: «Erano programmate ad aprile, ma abbiamo spostato tutto a fine maggio. Ci sembrava inopportuno uscire in un momento in cui le priorità di tutti erano altre. In un momento di sofferenza e di lutto chi ha voglia di ascoltare canzoni?».

E se le previsioni di Maiolini sull’ambito musicale e degli eventi non sono troppo rosee - «temo che fino al prossimo anno locali e discoteche non ripartiranno» -, si dice convinto che i supporti digitali e le radio continueranno a garantire la diffusione della musica. Soprattutto quella di qualità. Time Records docet

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