AiutiAMObrescia: la raccolta fondi per gli ospedali bresciani
AiutiAMObrescia. Aiutiamo i nostri ospedali, i nostri medici, infermieri, volontari. Aiutiamoli ad assisterci. A guarirci. Noi - che per tradizione partecipiamo a cuore aperto a sottoscrizioni che distribuiscono aiuti per seminare speranza - stavolta ci impegniamo ad aiutare noi stessi, le nostre strutture sanitarie, le nostre associazioni, le nostre donne e i nostri uomini in prima fila nell'emergenza coronavirus.
Nessuna volontà di sostituirci ai flussi di sostegno regionali e statali, ci mancherebbe, ma semmai di integrarli per far fronte alle emergenze di oggi e di domani «alla bresciana», un modello collaudato più volte in occasione di calamità naturali e che da oggi viene riproposto per far fronte all’emergenza sanitaria in atto. Il modello è stato collaudato più volte: la Fondazione comunità bresciana mette a disposizione lo strumento tecnico che garantisce certificazioni di detraibilità; Ubi banca l'azzeramento delle commissioni per chi dona sul conto corrente dedicato; il Giornale di Brescia la promozione e rendicontazione pubblica della raccolta, perché il dono - che è patrimonio pubblico di per sè - venga condiviso.
---> Come donare:
Bonifico sul conto corrente di
Fondazione Comunita Bresciana Onlus (NB senza accento per evitare problemi)
Ubi Banca
IBAN: IT76Z0311111238000000001390
Causale: AIUTIAMOBRESCIA (NB senza hashtag)
Per chi risiede all'estero: BIC BLOPIT22
In caso si voglia mantenere l'anonimato per le pubblicazioni sul Giornale di Brescia aggiungere ANONIMO nella causale. Se si volesse dare un contributo «in memoria di» è necessario fare il bonifico e poi inviare una mail a amministrazione@fondazionebresciana.org. Qualora sul portale Ubi, flaggando la Fondazione Comunità Bresciana, ieri fosse comparso un Iban diverso da quello indicato, l’operazione va comunque a buon fine: se nella causale è stato specificato «AiutiAMObrescia», la donazione sarà inoltrata alla raccolta dedicata. Le donazioni consentono la deducibilità degli importi donati.
Ogni respiratore B-pap - secondo il listino diffuso dagli Spedali civili di Brescia - costa 7.808 euro iva inclusa. Attendiamo il resto della lista delle attrezzature e dei dispositivi che servono urgentemente in tutti gli ospedali bresciani: appena la avremo la pubblicheremo.
Tutt'intorno la Brescia che si è attivata ancora prima di essere sollecitata e quella che lo farà da oggi in poi: dall'Associazione industriale bresciana di Giuseppe Pasini all'Associazione artigiani di Bortolo Agliardi, che si sono già detti pronti a fare la loro parte, e quanti vorranno aggiungersi da oggi in poi. «Ognuno mette a disposizione quello che può, quello che gli è proprio - dice Alberta Marniga, presidente di Fondazione comunità bresciana - già Fondazione Cariplo ci aveva attivato dopo aver stanziato per la Lombardia due milioni di euro a favore di associazioni e realtà che operano sul fronte di quest’emergenza. L’Sos dei nostri ospedali non poteva lasciarci indifferenti e non lascerà indifferenti neppure i bresciani».
Dal punto di vista operativo, i lettori che vorranno aderire alla sottoscrizione possono rivolgersi nelle filiali Ubi per il versamento sul conto corrente dedicato (causale «aiutiAMObrescia») ricevendo da Fondazione Comunità bresciana la certificazione per la deducibilità fiscale. In testa alla lista delle urgenze ci sono le apparecchiature per la ventilazione assistita, strumenti indispensabili per far fronte all’emergenza di questi giorni: ne servirebbero una quarantina solo al Civile di Brescia ma anche in Poliambulanza, altro ospedale di trincea nella cura ai malati di Covid 19, le necessità non sono da meno. «La decisione di avviare questa sottoscrizione risponde a sollecitazioni arrivate da più parti: istituzioni ma anche lettori - spiega Pierpaolo Camadini, presidente di Editoriale bresciana - è bastato un giro di telefonate per comporre ancora una volta la rete che esprime la capacità di reagire e di essere solidali nell'emergenza. Lo sforzo generosissimo che il mondo sanitario sta esprimendo non può essere lasciato solo».
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