AiutiAMObrescia a 5,6 milioni: ordinate le attrezzature salvavita
La frequenza delle donazioni è tale che anche il «contatore» di Ubi ieri è andato in tilt: «Abbiamo il totale raggiunto, pari a 5.616.793,53 euro (dato aggiornato alle 8.10 di oggi, giovedì 12 marzo), ma non sappiamo dire il numero dei versamenti. Solo oggi ne abbiamo registrati 20mila e il conteggio si è fermato lì». Uno tsunami di generosità che accresce anche la responsabilità dei garanti di «aiutiAMObrescia», l’iniziativa di raccolta fondi promossa da Fondazione comunità bresciana e Giornale di Brescia per sostenere le strutture ospedaliere in prima fila per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
L’input è «spendere bene e spendere subito»: dopo l’impegno dei 117 mila euro per l’acquisto di 20 mila mascherine FFP3 deciso il primo giorno di raccolta fondi, ieri il Comitato operativo di AiutiAMObrescia ha deciso di far partire altri sei ordini di materiale e apparecchiature d’emergenza sulla base delle richieste degli operatori degli ospedali in prima fila nell’emergenza coronavirus. Un impegno che sfiora il milione e 400 mila euro e che porta ad un milione e mezzo circa i soldi già impegnati per la dotazione straordinaria degli ospedali: caschi CPap, ventilatori BPap, letti di terapia intensiva e tanto altro. L’emissione degli ordini di acquisto è stata subordinata alla garanzia di consegna «in tempo utile».--> Come donare: BONIFICO
Fondazione Comunita Bresciana Onlus (NB senza accento per evitare problemi)
Ubi Banca
IBAN: IT76Z0311111238000000001390
Causale: AIUTIAMOBRESCIA (NB senza hashtag)
Per chi risiede all'estero: BIC BLOPIT22
In caso si voglia mantenere l'anonimato per le pubblicazioni sul Giornale di Brescia aggiungere ANONIMO nella causale. Se si volesse dare un contributo «in memoria di» è necessario fare il bonifico e poi inviare una mail a amministrazione@fondazionebresciana.org.
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Si guarda alle strutture ospedaliere ma anche a tutto ciò che si muove attorno e che ha carattere di essenzialità. Ecco perchè nei capitoli di spesa della sottoscrizione sono state inserite anche le associazioni di volontariato, in particolare quelle legate all’attività del 118. Pure loro sono sotto stress in termini di personale oltre che di dotazione strumentale dei dispositivi di protezione degli operatori e necessità di continua sanificazione dei mezzi. Per ora a loro sostegno è stato dedicato un primo stanziamento pari a 200 mila euro complessive. Va stabilito come declinare la distribuzione del contributo che dovrà essere proporzionale al loro impegno nell’emergenza. Dato, questo, che potrà indicare chi li coordina - ovvero Areu - e a questo fine sono già stati attivati contatti.
Oggi, quarta giornata di raccolta fondi, il Comitato operativo valuterà altri fronti di sostegno: la lista della spesa delle realtà in prima fila nell’emergenza Coronavirus si allunga di ora in ora. E oltre a strutture ospedaliere o associazioni volontarie di 118, bisogna tenere conto anche di tutta quella rete che opera a sostegno delle persone fragili. Un sistema di supporto preziosissimo, la cui tenuta di fatto garantisce il contenimento del contagio. Il che non è poco, se si tiene conto che le strutture sanitarie sono al collasso proprio perchè la velocità di diffusione del contagio è superiore alla capacità di cura. I bisogni corrono in fretta, e bisogna inseguirli con soluzioni sostenibili, concrete e altrettanto veloci. Quest’emergenza non è di quelle da studiare a tavolino: la risposta si gioca sul filo della domanda e dell’offerta che si rinnova di ora in ora. Tesoretto. Conforta il portafoglio a disposizione in crescita continua e che offre garanzie di acquisto importanti. Bisogna però colmare il gap tra bisogni espressi dal territorio (ricordiamo la mail di riferimento, aiutiamobrescia@fondazionebresciana.org) e la capacità di risposta del mercato, in questo momento ancora saturo o comunque lento nelle consegne rispetto ai tempi di crescita dell’emergenza.
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