Aiuti al piccolo commercio: in arrivo due bandi da 300mila euro a fondo perduto
Un aiuto concreto alle piccole e medie attività del commercio cittadino. Trecentomila euro a fondo perduto destinati alle 1.664 attività comprese nel Duc, il Distretto urbano del commercio, che corrisponde essenzialmente al centro storico di Brescia.
Un tassello del più ampio progetto «Duc Brescia: tra commercio e cultura», che ha l’obiettivo di rilanciare il settore ben oltre l’anno della Capitale italiana della cultura 2023. Un investimento di 2 milioni e 45mila euro da qui alla fine del 2024: un milione e 20mila sborsati dal Comune, 630mila dalla Regione (che ha premiato il progetto, vincitore di bando), 300mila dalla Camera di Commercio e 100mila dal Comitato per lo sviluppo economico locale (riunisce le varie categorie ed è l’organo di gestione del Duc).
L’assessore al Commercio Valter Muchetti ha fatto ieri il punto della situazione insieme a Giovanni Fontana (manager del Duc) e Mario Mistretta (presidente del Comitato). Proprio ieri la Giunta comunale ha stanziato 400mila euro come quota di partecipazione al progetto, che comprende ben diciotto azioni.
I bandi
Cominciamo dal sostegno alle piccole attività del Duc. Il Comitato per lo sviluppo economico locale sta predisponendo due bandi (che saranno poi pubblicati e gestiti dalla Loggia) per contributi a fondo perduto. Il primo, da 200mila euro (coperti con fondi regionali), riguarda le spese di investimento in conto capitale delle imprese, finanziate al 50%. Sarà approvato entro la fine di marzo.
Un paio di settimane dopo - a metà aprile - sarà pubblicato il secondo da 100mila euro (sborsati dal Comune) per le spese di gestione. Anch’esso al 50%. Il progetto prevede interventi anche sulla qualità urbana. Si pensa a piazza Rovetta (all’incrocio con corso Mameli), alla piazzetta vicina alla chiesa di S. Faustino, a piazza Mercato, via S. Francesco, corso Palestro, corso Magenta e segmenti di corso Zanardelli. Il tutto per una spesa di 400mila euro (con fondi comunali e regionali)
Il progetto
Il «Duc Brescia: tra commercio e cultura» si dispiega su otto direttrici: supporto alle imprese; qualità urbana; servizi per imprese, utenti e visitatori; soluzioni per il riutilizzo di spazi commerciali sfitti; marketing e comunicazione; animazione e attrattività; monitoraggio; governance e gestione integrata. Numerose le attività già avviate. Vediamone alcune.
Tutti i sabati dell’anno sarà aperto il babysitting per lo shopping nei locali di piazzetta Bruno Boni: custodia dei più piccoli mentre i genitori fanno acquisti, visitano Brescia, vanno al cinema o a teatro. Altra iniziativa: lo shopping in comodità. In via S. Faustino si sta rinnovando uno spazio dove i turisti potranno depositare gli acquisti, che saranno poi consegnati negli hotel o dove si desidera, restando liberi di girare Brescia senza pacchi e pacchetti.
Si lavora anche per ridurre i locali sfitti. È stato elaborata una bozza di Patto da stipulare fra Loggia, Comitato per lo sviluppo economico locale e proprietà immobiliari allo scopo di favorire l’apertura di nuovi negozi di vicinato in spazi ora vuoti. L’anno della Capitale italiana della Cultura deve essere occasione di rilancio.
Il Duc ha avviato il dialogo con Visit Brescia per promuovere una campagna estiva in grado di intercettare i turisti che arrivano sul lago di Garda e di invogliarli a venire (e ad acquistare) a Brescia. Stesso obiettivo per i lombardi e i veneti delle città vicine. Magari attirati anche dalle eccellenze enogastronomiche del territorio: l’alleanza fra produttori e ristoratori della città è un altro degli obiettivi del Duc.
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