Ail: «Il vostro sforzo per Elisa sosterrà la ricerca sui tumori»

La raccolta fondi non è servita a salvare la 32enne, ma sarà destinato alle cure e allo studio delle leucemie
Elisa Gottardi, morta a 32 anni per linfoma non-Hodgkin a luglio 2021
Elisa Gottardi, morta a 32 anni per linfoma non-Hodgkin a luglio 2021
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Un grazie dall’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma di Brescia (Ail) alla comunità di Castegnato per gli sforzi a favore della ricerca, spesi in ricordo di Elisa Gottardi. Il presidente dell’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma Giuseppe Navoni ha scritto un’accorata lettera per ringraziare la Parrocchia di Castegnato e i cittadini castegnatesi per l’impegno profuso: «Questo gesto - scrive infatti Navoni -, vivrà nel tempo, trasformando il ricordo di Elisa in speranza per tutte le persone che lottano per una malattia onco-ematologica».

La gara di solidarietà scattata a Castegnato, ricordiamolo, nacque per contribuire al pagamento delle cure sperimentali destinate alla giovane mamma 32enne malata di tumore, morta il 20 luglio scorso. Un’azione che però non si era voluta fermare: era stata infatti organizzata una lotteria a premi promossa dal Comitato San Vitale, i cui proventi consentiranno ora di sostenere cure e ricerca contro i tumori, grazie agli oltre 15 mila euro raccolti.

Elisa dopo una lunga serie di cure che non avevano però fatto recedere la malattia (dalla chemioterapia alla radioterapia, passando per le terapie con le cellule staminali), aveva lanciato un appello sui social network per raccogliere i fondi necessari per una costosa terapia sperimentale, non sostenuta dal sistema sanitario nazionale, una sorta di ultima spiaggia per la 32enne. Tutta la comunità franciacortina (in particolare Castegnato, con la citata lotteria organizzata dal Comitato San Vitale, composto da Parrocchia, Amministrazione comunale e volontari delle associazioni del territorio) aveva risposto immediatamente con grande generosità.

Il linfoma Non Hodgkin è stato però troppo veloce, rendendo purtroppo inutile lo sforzo della comunità nel progetto «Aiutiamo Elisa». la mobilitazione ha trovato però il modo di dare un supporto per altri malati, proprio come desiderava la giovane di origine castegnatese. Il sogno di Elisa, infranto troppe volte, potrà prendere (nuova) vita, dando qualche speranza di successo in più per le tante persone che sono in cammino verso una possibile guarigione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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