Ai domiciliari il 40enne accusato di omicidio in Perù

L'uomo è richiedente di protezione internazionale e risiede a Brescia con la famiglia
Carabinieri (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo una settimana di carcere sono stati concessi gli arresti domiciliari al 40enne peruviano bloccato dai Carabinieri su mandato di cattura internazionale, perché accusato di un omicidio commesso in patria nel 2010. Secondo la ricostruzione, avrebbe sparato ad un connazionale per una questione di appalti nel settore dell'edilizia. Assolto in primo grado, era stato condannato in appello ma nel frattempo, si era trasferito in Italia con la famiglia. 

Davanti alla Corte d'Appello, il suo avvocato Stefano Afrune ha sottolineato che l'uomo è richiedente di protezione internazionale in quanto nel suo Paese aveva costituito un gruppo oppositore al governo peruviano. E che per questo era stato accusato di omicidio. 

Alla luce del fatto che ha consegnato il proprio passaporto, i giudici hanno ritenuto che non sussista il pericolo di fuga e quindi hanno concesso i domiciliari al 40enne che ha 3 figli, che in Italia risulta incensurato e che prima dell'arresto di una settimana fa lavorava nel settore dell'edilizia.

Ora il prossimo passaggio sarà davanti alla Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale.

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