Agosto 1990: quadruplice omicidio a Pontevico

Durante un tentativo di rapina furono massacrati a colpi di pistola Giuliano Viscardi, 57 anni, la moglie e i figli di 27 e 22 anni.
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La strage di San Polo riporta alla mente dei bresciani un altro terribile episodio, seppure dai contorni molto diversi, nel quale quattro persone vennero uccise a colpi di pistola.

Parliamo della strage di Pontevico. La sera del 16 agosto del 1990, durante un tentativo di rapina in una  villetta alla periferia di Torchiera di Pontevico, furono massacrati a colpi
di pistola Giuliano Viscardi, 57 anni, la moglie Agnese Maringoni, 53 anni e
i figli Luciano e Maria Francesca, di 27 e 22 anni.

Autori di uno tra i più efferati episodi di violenza che la nostra provincia ricordi, gli slavi Ljubisa Vrbanovic, detto «Manolo» e Ivica Bairic: con una  Smith and Wesson 357 Magnum e una calibro 22 seminarono terrore e morte.

Bairic venne ucciso pochi mesi dopo, nel corso di un conflitto a fuoco con la polizia iugoslava. Manolo, invece, l’ottobre dello stesso anno era stato catturato in Serbia. Sei anni dopo l’uomo era stato processato e condannato a quindici anni di carcere. Il nomade slavo
responsabile della strage di Torchiera è rinchiuso nell’istituto penitenziario di Sremska Mitrovica, in Serbia, dal quale potrà uscire solo l’undici settembre del 2039, a 75 anni.



 

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