Aggredì un 71enne per l'eredità, i giudici: «Non era in sé»
Non era capace di intendere e di volere: a dirlo è stato il Tribunale di Brescia, che lo ha prosciolto dall’accusa di tentato omicidio e ha predisposto che sia affidato alle cure di un Rems per i prossimi due anni.
Finisce così il processo a carico di Alfredo Ninfa, 50enne che lo scorso mese di maggio, ad Inzino, in preda ad un raptus, aggredì Giampaolo Pezzotti, 71enne iseano, esponente di primo piano della Democrazia Cristiana ed ex presidente della Comunità montana del Sebino bresciano
Aggressore e vittima si incontrarono in occasione dell’apertura del testamento del convivente del 50enne morto da pochi giorni. Pezzotti, in qualità di presidente di un’associazione di volontariato, era beneficiario dell’eredità.
Temendo di rimanere senza lascito, l’uomo diede in escandescenza abbattendosi come una furia sul 71enne. Per i giudici, però, non è imputabile: non era in sé.
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