Agenzia delle Entrate: attentato a dirigente
Saranno le telecamere a circuito chiuso del parcheggio a dare un nome e un cognome a chi, attorno alle 16 di giovedì, ha appiccato le fiamme alla Panda a metano di uno dei dirigenti del team di controllo dell’Agenzia delle Entrate di via Sorbanella.
Di oscuro, oltre al movente dell’attentato, resta solo quello. La dinamica dell’incendio, senza dubbio doloso, è infatti di evidenza solare.
Chi ha agito ha preso un ramo, ha avvolto una delle due estremità con un panno, molto probabilmente intriso di benzina o alcol, gli ha dato fuoco e l’ha infilato tra il cofano e la calandra dell’utilitaria. Poi ha lasciato tutto lì ed è scappato.
Le fiamme nel giro di pochissimi istanti hanno avvolto il frontale della Panda. I funzionari al primo piano dell’edificio hanno colto immediatamente la gravità della situazione. Un paio di loro si sono precipitati nel parcheggio, hanno impugnato un estintore e sparato polvere sulle fiammme.
L’allarme suona alle centrali di Vigili del fuoco e carabinieri. Sul posto, insieme al maresciallo Biagio Mazzotta, arriva il comandante della Compagnia di Brescia, il maggiore Alessio Artioli. Gli investigatori nelle prossime ore sentiranno il proprietario della vettura seriamente danneggiata dalle fiamma. Si tratta di uno dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, un quarantenne a capo di uno dei team di verifica delle dichiarazioni dei redditi, dei versamenti e delle congruità.
Dato il periodo gli inquirenti sono portati a ritenere che ad appiccare il fuoco sia un contribuente esasperato dalle tasse.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato