Agenti assolti, Scaroni: «Sono schifato, ma continuo la lotta»

Paolo Scaroni prosegue la battaglia per il numero identificativo sui caschi dei poliziotti e spera in un ricorso in Cassazione
Paolo Scaroni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Questa volta credevo di poter vedere condannati quelli che mi hanno rovinato la vita. Sono schifato». Dura la reazione di Paolo Scaroni, il tifoso del Brescia picchiato durante una carica della Polizia nel 2005 e invalido al cento per cento dopo un lungo periodo di coma. 

La Corte d'Appello di Venezia ha pronunciato una sentenza d'assoluzione dopo che il pg in aula aveva chiesto le condanne a sette anni per tutti gli agenti accusati. 

«È stata fatta una ricostruzione perfetta di quanto accaduto, ma non è bastato per arrivare ad una condanna che renderebbe giustizia». Scaroni si affida ora alla Procura generale di Venezia. «Se fa ricorso in Cassazione io ci sono e lo spero, nel frattempo - aggiunge - continuo la mia battaglia al fianco di Amnesty International perché gli agenti di polizia abbiano il numero identificativo sul casco così da evitare un nuovo caso come il mio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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