Aeroporto di Montichiari, riparte il piano di sviluppo della Catullo

E domani in Regione il convegno sul futuro e sulle prospettive del D’Annunzio
Una veduta dell'aeroporto di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dell'aeroporto di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
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Il piano di sviluppo dell’aeroporto di Montichiari torna in pista. Dopo lo stop del 2020, quando Regione Lombardia aveva dato parere negativo per alcune criticità ambientali (rumore in primis), a fine aprile la giunta Fontana ha modificato la vecchia decisione, accogliendo le integrazioni presentate da Enac e Catullo.

La società veronese che gestisce lo scalo bresciano ha così ri-presentato il piano al ministero. Piano che prevede investimenti per oltre 100 milioni di euro, destinati per lo più a migliorare la logistica, vista la vocazione cargo dello scalo. Le opere principali sono l’allungamento della pista di 460 metri (così da arrivare a 3,5 km), la realizzazione di 4 nuovi magazzini, l’ampliamento del piazzale aeromobili, il miglioramento dell’accessibilità.

Nel frattempo, con il masterplan bloccato, a Montichiari la gran parte del terminal passeggeri è stata trasformata in magazzino, proprio per accompagnare la crescita delle merci transitate per il D’Annunzio (40mila tonnellate nel 2021, quinto scalo cargo italiano dopo Malpensa, Fiumicino, Bologna e Venezia). «L’esigenza di prevedere interventi per l’aeroporto di Brescia nasce dalle previsioni di traffico stimate nel periodo 2018-2030, dalle quali emerge un aumento consistente del traffico cargo» si legge nel Piano.

Gli obiettivi al 2030 presenti nei nuovi documenti ricalcano quelli del vecchio piano, 895mila passeggeri e 429mila tonnellate di merce. Numeri poco realistici, va detto. Tant’è che nell’aprile 2021 lo stesso cda della Catullo aveva rivisto gli obiettivi: nel 2030 100mila passeggeri e 78mila tonnellate, cifra quest’ultima forse fin troppo prudente.

Per fare il punto sul futuro di Montichiari, domani, in Regione, dalle 9.30, si terrà il convegno «Lo sviluppo dell’aeroporto di Brescia-Montichiari nel contesto del sistema aeroportuale del Nord Est». L’evento è promosso dalla Commissione Territorio presieduta da Claudia Carzeri e vedrà la partecipazione di numerosi assessori regionali e dei rappresentanti delle categorie economiche bresciane, oltre che della Provincia di Brescia (unico socio bresciano della Catullo) e dell’AD di Catullo Monica Scarpa.

Tra gli obiettivi del convegno quello di capire se il D’Annunzio potrà ospitare rotte passeggeri per gestire l’eccesso di domanda prevedibile a breve sugli altri scali lombardi di Bergamo, Linate e Malpensa. Ma anche se e come la Regione potrà supportare il piano di sviluppo, per esempio governando la logistica nelle aree esterne allo scalo e mettendo risorse per le infrastrutture esterne, in primis il nuovo tracciato della Sp237.

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