«Adnan? Un tipo scaltro, e in Moschea non si vedeva da un po’»
Dalla moschea di via della Volta Muhammad Adnan mancava da un pezzo. Da più di un paio d’anni almeno, da quando aveva aperto il suo Dolce e Salato in Mandolossa.
Il pachistano che ha confessato l'omicidio di Frank e Vanna «ci aveva portato i suoi prodotti in moschea qualche volta - ricordano i pachistani della zona -, ma alla fine continuavamo a prendere quelli di Frank». Da lì in poi Adnan era diventato una sorta di fantasma: in moschea non lo avevano più visto, mentre chi lo ha conosciuto sostiene anche che avesse tagliato i ponti con la sua famiglia.
Una famiglia che sarebbe ancora in Pakistan, che forse lo aspettava per vederlo sposato. A Brescia sembra non avesse legami particolari, era votato a quel locale aperto - pare - grazie all’aiuto economico di genitori e fratelli.
«L’impressione che abbiamo sempre avuto - ricostruiscono ancora i conoscenti - era quella di una persona furba e scaltra, senza scrupoli e senza troppa voglia di lavorare».
I dettagli nel Giornale di Brescia in edicola oggi, martedì 18 agosto. Qui si può scaricare la versione digitale.
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