Adeguamento sismico: l'analisi inizia dall'Arici-Sega
Il Comune di Brescia, in accordo con il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università degli Studi di Bergamo, ha attivato un programma di ricerca relativo all’adeguamento sismico del patrimonio immobiliare comunale, per valutare metodologie di analisi delle criticità strutturali e per verificare gli elaborati progettuali di fattibilità degli interventi di adeguamento e rinforzo strutturale.
L’Università ha individuato come referente la prof.ssa Alessandra Marini, cui compete la responsabilità scientifica, mentre per il Comune opera l’Unità di Progetto «Programma straordinario intervento di miglioramento e adeguamento sismico patrimonio immobiliare», di cui è dirigente l’architetto Massimo Azzini.
Il lavoro riguarda l'analisi del rischio statico e sismico di primo livello di varie strutture immobiliari (priorità è stata data agli edifici di via Marconi, di via Donegani e di via Marchetti), per le quali si procederà secondo un protocollo messo a punto dall’Università di Bergamo.
L’obiettivo è quello di individuare la vulnerabilità dei fabbricati, le strategie di intervento e il costo di massima della messa in sicurezza attraverso sopralluoghi, analizzando la concezione strutturale dei fabbricati, effettuando indagini diagnostiche mirate e verifiche delle azioni statiche e sismiche.
Sulla base degli esiti delle verifiche di primo livello, una volta identificate le tipologie strutturali ricorrenti, saranno redatte graduatorie di rischio per tipologia e saranno identificati gli edifici da sottoporre a studi di dettaglio per criticità e urgenza di intervento.
Verranno quindi eseguiti approfondimenti tecnico-scientifici e verifiche più approfondite su eventuali immobili «critici». Con un’indagine preliminare saranno individuati i parametri significativi verso cui orientare le prove della campagna diagnostica, che permetterà poi di affinare le analisi statiche e sismiche iniziali, di mappare le condizioni statiche dell'edificio, di quantificare l'indice di vulnerabilità sismico e di identificare gli interventi necessari e la stima dei costi. Saranno quindi prodotte relazioni tipo su tali edifici ed esempi di adeguamento sismico.
Saranno coinvolte diverse figure professionali per entrambi i livelli di verifica che i ricercatori dell'Università coordineranno, predisponendo le linee guida per la verifica del rischio sismico del patrimonio del Comune e la pianificazione delle priorità d'intervento per gli edifici indagati, in modo da uniformare sia i criteri di giudizio degli esiti delle analisi sia le modalità di intervento. Molte strutture esistenti in cemento armato presentano uno stato di degrado avanzato che può compromettere notevolmente la capacità e la durabilità.
È quindi fondamentale poter stimare l’effetto del degrado sulla prestazione delle strutture. Alcuni modelli consentono di valutarlo, ma richiedono la conoscenza di parametri molto difficili da valutare o da misurare nelle strutture esistenti. L’attività di ricerca condotta in questi anni dal gruppo di Tecnica delle Costruzioni dell’Università di Bergamo punta a individuare in primo luogo quali parametri sia davvero necessario misurare per poter stimare la capacità residua delle strutture, in modo da ridurre il numero e l’estensione delle prove da effettuare sugli edifici esistenti e, di conseguenza, il loro impatto e costo.
La ricerca in corso ha consentito di individuare alcuni possibili scenari di degrado e quindi i parametri determinanti per ogni scenario. Le prove sperimentali condotte sugli elementi di calcestruzzo e sull’acciaio delle armature presenti nei fabbricati dell’ex Arici-Sega consentono di misurare i parametri fondamentali e di individuare la loro correlazione con l’effettivo livello di degrado.
L’obiettivo più ampio di questa specifica attività è quello di fornire ai professionisti e alla comunità scientifica alcuni dati sperimentali sull’effettivo livello di degrado delle strutture esistenti e degli strumenti per poter condurre delle indagini mirate, finalizzate alla comprensione dello scenario di degrado e alla valutazione dei parametri fondamentali per stimarne l'entià.
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