Addio Campus universitario alla Randaccio

Del Bono: «Un progetto immaginifico e mai esistito. Sarebbe stata una cattedrale nel deserto»
Campus universitario, la Randaccio esce di scena
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Campus alla Randaccio addio: lo ha comunicato il sindaco Emilio Del Bono durante la riunione post giunta con la stampa. «Un progetto immaginifico - ha affermato il primo cittadino - e mai esistito». 
 
Del Bono, affiancato dall’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni, ha spiegato che nel progetto, di concreto, c’erano solo 197 alloggi. Per il resto non c’erano né fondi né piani, solo idee. «Sarebbe stata - ha sottolineato Del Bono - una cattedrale nel deserto».
 
Sindaco e assessore, nei giorni scorsi, hanno avuto un incontro con il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, che si è detta perplessa riguardo al progetto. Il Comune ha quindi ottenuto un congelamento dei 13 milioni legati strettamente alla realizzazione di una residenza universitaria.
 
Entro la fine di gennaio arriverà la controproposta della Loggia. «Un nuovo progetto - ha precisato Del Bono - che non può escludere l’Università degli Studi, che ha presentato la domanda per il finanziamento e che gestirà gli alloggi».
 
Uno dei nodi da sciogliere prima di mandare la nuova proposta al Miur sarà proprio il futuro dell’Università, in primis per quanto concerne la sua attrattività fuori dai confini bresciani. «Oggi - ha fatto notare il sindaco - c’è più offerta che domanda di alloggi».
 
Altra questione sarà l’operazione Randaccio-Ottaviani: «Siamo ancora interessati alle due palazzine della Ottaviani - ha sottolineato il sindaco -. Lo scambio, a scomputo degli oneri, tra la Randaccio e la Ottaviani non può perfezionarsi finché il compartista non avrà sistemato la Ottaviani. E, ad ora, i lavori sono fermi».
 

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