Addio Brend, ecco il Mo.Ca: in centro un incubatore per la città

Attività culturali e produttive sotto un unico tetto a palazzo Martinengo Colleoni, ribattezzato Mo.Ca
AA

Ha il nome di una caffettiera e vuole candidarsi in effetti ad essere la «caffeina» delle attività culturali e produttive della città. 

Un incubatore, o meglio una fabbrica dell’immaginazione, dove pensare, progettare e soprattutto condividere idee per lo sviluppo della città, un laboratorio urbano aperto al contributo di tutti, nel quale conviveranno realtà produttive e culturali.

Questo e molto altro è sulla carta il Mo.Ca, ovvero palazzo Martinengo Colleoni, ex sede del Tribunale di Brescia, già sede di Brend legato alle iniziative di Expo. Frutto di un accordo fra Comune di Brescia, Brescia Infrastrutture, Fondazione Asm, le quattro sigle artigianali storiche della città, ovvero Cna, Confartigianato, Assoartigiani e Assopadana nonché le due attività già residenti, il Macof, museo della fotografia e Residenza Idra, lo spazio sarà cogestito come fosse un condonomio, ovvero con parti comuni ed aree riservate a o disposizione per iniziative e start up con una regia in grado di modulare gli spazi a disposizione.

Banalmente l’acronimo di questo luogo nasce dalla crasi delle due vie lungo le quali sorge, ovvero Mo come via Moretto e Ca come corso Cavour, l’uno protagonista del Rinascimento bresciano, l’altro del Risorgimento italiano. 

Per il Mo.Ca Fondazione Asm ha destinato un contributo a fondo perduto per il solo 2016 di 60mila euro a crescere fino ai 75mila nel 2017 e 2018, mentre le quattro organizzazioni artigianali hanno staziato 8mila euro l’anno fino al 2018. 

Residenza Idra prevede un piano economico che partendo da soli 5mila euro quest’anno arriverà fino al 2020 per complessivi 80mila euro di investimento. Altro contributo fondamentale deriva dalla Regione attraverso bandi europei. 

Ma più che i contributi economici, pur importanti per la gestione di una struttura su tre piani con grandi spazi e un patrimonio storico architettonico da tutelare, saranno importanti le idee per far vivere questo spazio al quale si aggiunge anche l’Urban Center che si trasferisce qui dall’ex Corte di Appello.

Alcune iniziative sono già attive, dalla mostra di fotografia del Macof, a cui si aggiungono gli incontri del martedì, al nascente nuovo teatro Idra sempre più aperto alla città, alla sezione makers hub Brescia, l’incubatore dedicato ai giovani designer che intendano operare nell’ambito dell’artigianato e del manifatturiero 4.0. Ma altre idee sono già pronte. Aspettavano solo uno spazio dove esprimersi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato