Addio ad Adolfo Gallinari, poliedrico commerciante, musicista e divulgatore scientifico
Commerciante, appassionato divulgatore di sapere scientifico. Al contempo, sostenitore delle istanze di una categoria, quella di orologiai e orafi, in alcune stagioni della storia passata, esposta a non pochi rischi. Ma ancor prima protagonista del scena musicale bresciana, con una militanza in vari complessi dell’effervescente panorama locale degli Anni ’60, su tutti i 5 Dollari.
Difficile davvero inquadrare sotto un’unica etichetta la poliedrica figura di Adolfo Gallinari, morto mercoledì all’età di 85 anni.
I suoi esordi sulla ribalta pubblica sono legati alla passione per le sei corde: chitarrista e cantante entusiasta nel 1959 fu nella band Mario e i Records che si esibì al Teatro Sociale nientemeno che con Mina, vicenda poi rievocata con una reunion oltre 50 anni dopo nel 2010.
Poi venne la stagione dei «5 Dollari», con i quali chiuse la militanza musicale per approdare alla passione per il mondo micologico, che lo vide impegnato anche in una assidua attività pubblicistica sulle principali riviste divulgative nazionali di settore. A lui si deve l’istituzione del Circolo Micologico Carini, di cui fu per molti anni presidente.
Dai funghi alle pietre preziose, altra grande passione di Gallinari, per ragioni professionali ma ancor prima scientifiche: negli Anni ’70 aderì all’Istituto Gemmologico Italiano, per dare vita poi al Collegio italiano dei Gemmologi e all’associazione Asteria, ed entrare quindi a far parte della commissione esami della Camera di Commercio.
In ragione della sua poliedrica passione per le diverse branchie del sapere scientifico, fu a lungo presidente del Centro studi naturalistici bresciani, organismo che raccoglieva le numerose associazioni gravitanti attorno al Museo di Scienze naturali cittadino.
Alle gemme è legata l’intera vita professionale di Adolfo Gallinari, come pure al centro storico: in corso Martiri della Libertà si trova infatti la storica gioielleria che tuttora porta il suo cognome. Negli anni che furono segnati anche dalla tragica rapina costata la vita al gioielliere Domenico Felicini di Toscolano, ricoprì il delicato ruolo di presidente del Sindacato orafi e orologiai, della preoccupazione dei quali si fece portavoce. Ma in anni di rinnovamento per il centro storico fu attivo protagonista del dibattito in seno alle varie organizzazioni dei commercianti.
La scomparsa è sopraggiunta dopo anni segnati dalla malattia alla Poliambulanza, dove ora è allestita la camera ardente. A piangerlo ora sono la moglie Rita, i figli Fabio e Marco con le rispettive famiglie, e i nipoti. Domani, venerdì 1° dicembre, i funerali, che saranno celebrati alle 15.30 nella Parrocchiale di San Giovanni Bosco (Salesiani).
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato