Addio a Salvatore Affinito, il poliziotto centenario che incontrò Hitler, Mussolini e Churchill
Se ne è andato il decano dei poliziotti bresciani. Salvatore Affinito aveva 100 anni, ne avrebbe compiuti 101 il prossimo 31 luglio. E nella sua vita aveva incrociato la storia. Fu testimone in divisa dell'incontro tra Hitler e Mussolini a Feltre nel luglio 1943. E solo una manciata di anni più tardi nel 1949, fece parte della scorta che la Polizia di Stato garantì a Winston Churchill durante la sua vacanza sul lago di Garda. Le foto dell'epoca ancora lo immortalano alle spalle del più celebre tra gli inquilini del 10 di Downing Street sulla spiaggia di Maderno.
Delle giornate trascorse con il premier britannico, conservava ricordi vividi e puntuali, che aveva rievocato lo scorso luglio, quando al compimento del secolo di vita, la Questura di Brescia lo aveva festeggiato, assieme agli amici dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato.
Nato a Napoli nel 1922, aveva vestito dapprima la divisa della Regia Aeronautica, quindi quella della Polizia di Stato: dopo l'8 settembre aveva scelto di non schierarsi dalla parte dei tedeschi, rischiando la propria vita: scelta che nel 2018 gli valse la Medaglia della Liberazione. Tra gli aneddoti che custodiva con lucidità, oltre ai grandi fatti della storia, non mancava mai il riferimento ai soccorsi prestati alla popolazione colpita dall'alluvione che nel 1953 sconvolse la Valcamonica.
Ora a piangere Salvatore Affinito sono i tre figli, Giorgio, Raffaella e Rosaria, accanto a nipoti e pronipoti. I funerali saranno celebrati dopodomani, sabato 15 aprile, alle 15.30 nella parrocchiale di San Giacinto a Lamarmora. Il corteo funebre si concluderà al cimitero della Volta per l'estremo saluto.
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