Addio a Nicola, il prof musicista

Si è spento lunedì mattina dopo una lunga malattia il tastierista del gruppo rock THoC. Venerdì al Lio un concerto a lui dedicato
AA

Si è spento lunedì mattina, dopo una lunga malattia, Nicola Dusi, professore di lettere in vari istituti superiori di Brescia e provincia e tastierista del gruppo rock indipendente locale THoC. Aveva 33 anni.


Bresciano di Caionvico, lascia mamma, papà e sorella, oltre a un mare di amici che negli ultimi giorni hanno sperato in un miracolo nel reparto di Prima Rianimazione del Civile di Brescia, dove Nicola era ricoverato da venerdì mattina. E tanti, tanti studenti per i quali ha trasformato in realtà il sogno di avere un professore di quelli che solo nei film... acuto e fuori dagli schemi, preparato ma anche «amico». Tra quelli che hanno avuto la fortuna di seguire una sua lezione ci sono i ragazzi e le ragazze del Gambara, dell’Istituto Marzoli di Palazzolo, del Don Milani, dell’artistico di Sarezzo e del Bazoli di Desenzano.
Nicola era conosciutissimo pure nell’universo musicale della nostra città. Di casa al Lio Bar come al Vinile 45, sul palco, con la sua pesantissima tastiera blu, come accanto al bancone, con un bicchiere in mano e un sorriso disarmate.


Intellettualmente profondo e profondamente buono – così lo descrivono gli amici – scardinava il mondo a modo suo. L’anticonformismo lo portava scritto sulle braccia, ma sapeva abbassare le maniche ed essere il più elegante e colto degli interlocutori. Poteva liquidare ogni argomento – anche la terribile malattia contro cui combatteva - con una battuta salace, eppure era il primo a soccorrere chi aveva bisogno, fossero amici o persone conosciute un minuto prima.

Qualche anno fa, d’estate, era partito per Barcellona con la sua chitarra e una banconota da 50 euro. Rimase in Catalogna per alcune settimane vivendo tra ramblas e spiaggia. Mangiava con i pochi spicci gettati dai passanti nel fodero dello strumento, conobbe gente di strada. Prima di tornare a casa regalò la banconota, mai usata, a un clochard.
Nonostante la debolezza causata dalla malattia, l’ anno passato era tornato sugli spalti del Rigamonti a tifare per il suo Brescia. E, lo scorso settembre, aveva deciso di riunire tutti i suoi amici - decine e decine - in una grande cena al Martha. Una festa che oggi ha il sapore amaro dell’addio. Quello più feroce. Il corpo di Nicola giace all’obitorio del Civile. I funerali verranno celebrati dopodomani, giovedì, alle 15.30, nella chiesa nuova di Caionvico.

Daniele Ardenghi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia