Addio a Lina, anima gentile di via Milano

Dolore e cordoglio attraversano via Milano per la morte di una persona dolce, amata da tutti
La vittima. Lina Gorni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dolore e cordoglio attraversano via Milano per la morte di una persona dolce, amata da tutti. Lina Gorni, la cinquantacinquenne morta l’altro ieri in conseguenza delle lesioni riportate nell’investimento dell’auto che ha travolto i tavolini del bar Leo Gaio verso le 13, era un’infermiera che lavorava alla Casa di Dio, a Mompiano, originaria di Botticino Mattina, abituata ad assistere gli anziani e i bisogni di persone in difficoltà.

E nella sua quotidianità c’era il segno di questa disponibilità verso chi le tendeva la mano a cui mai rifiutava un aiuto. Per questo ieri, a partire dalle 14, da quando la salma è stata esposta nella camera ardente dell’obitorio del Civile, è stato continuo il pellegrinaggio di amici e conoscenti a renderle omaggio.

Mentre alcune persone evitano persino di percorrere il marciapiedi del bar chiuso ieri per lutto, altri si fanno il segno della croce guardando le tracce dei rilievi. «Il plateatico del bar era regolare», spiegano dal Comune, aveva insomma tutti i permessi e i requisiti rilasciati congiuntamente dal settore Mobilità, Polizia Locale, Strade, Edilizia, Suap, patrimonio e Edifici Monumentali.

L’investimento. L’utilitaria che ha travolto l’area all’aperto del bar
L’investimento. L’utilitaria che ha travolto l’area all’aperto del bar

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