Acquistavano a Brescia, pagavano altri cinque
Borse, scarpe, jeans di marca per oltre 500 euro. Una spesa che ai due rumeni fermati dai carabinieri di Roncadelle durante un controllo notturno, non è costata un solo euro. Il conto è andato tutto a carico di due australiani, di un livornese e di altri due stranieri.
I due infatti avevano clonato i codici personali di queste cinque persone e li avevano copiati su altrettante tessere dotate di banda magnetica vergine. Uno dei due stranieri ha però tenuto insieme a quelle false, anche una carta di credito, a lui intestata, e da qui i carabineiri sono riusciti a risalire alla sua identità e al suo domicilio, in via Fontane a Mompiano.
Qui i militari di Roncadelle, guidati dal maresciallo capo Maurizio fasulo, hanno scovato tutte le attrezzature necessarie per provvedere alla clonazione delle carte di credito: lo skimmer, la telecamerina applicata su un pezzo di plastica che viene appiccicato agli sportelli bancomat e soprattutto un software in grado di decifrare e decriptare i dati delle carte di credito.
I due rumeni, di 32 e 26 anni, sono stati arrestati e processati per direttissima: il giudice li ha condannati a un anno e quattro mesi.
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